
La forte differenze di temperatura tra l'aria fredda nord atlantica e i miti venti di scirocco,unita al calore ancora posseduto dal mar tirreno, ha permesso e permetterà le genesi di pericolosissimi temporali autorigeneranti. Uno di questi temporali (che devono la loro pericolosità alla loro stazionarietà,presentando una durata di alcune ore sulle stesse zone anzichè i consueti 30-40 minuti di un normale temporale) ha colpito ieri pomeriggio anche Firenze,un altro invece ha interessato stanotte l'alta toscana.
Attualmente il minimo di bassa pressione si sta approfondendo assumendo le caratteristiche di un piccolo ciclone,e nelle prossime ore muoverà verso est puntando la toscana con nuove intense piogge,temporali molto forti e venti che,date le isobare molto strette del sistema,soffieranno impetuosi da sud-ovest. Ancora maltempo insomma,almeno fino a domani pomeriggio,altre 24-36 ore di piogge continue che dovranno mettere in allarme soprattutto l'alta toscana ed il nord est dove i quantitativi già caduti sono attorno ai 60-70mm e dove ne cadranno come minimo altrettanti. Il maltempo non allenterà la presa nemmeno nel week end quando però entrerà in gioco aria fredda in discesa dal polo.

Un momentaneo cedimento del blocco in atlantico parrebbe tuttavia favorire una rapida evoluzione di questo nuovo peggioramento,in rapido spostamento verso est,l'aria fredda quindi potrebbe affluire più come venti di tramontana che di libeccio,scongiurando il pericolo di copiose nevicate anche al piano.
Nonostante vi sia ancora grandissima incertezza,ad oggi potremmo dire che nel week end (e più probabilmente tra domenica e lunedì) un rapido peggioramento a carattere invernale potrebbe portare la neve fino in pianura al nord,soprattutto nord-est ed emilia romagna,anche se si tratterebbe di precipitazioni piuttosto rapide.
Anche la toscana settentrionale potrebbe godere di neve a quote molto basse,fino nei fondovalle appenninici,e localmente qualche fiocco anche sulla piana,il tutto però probabilmente nella fase finale delle precipitazioni quando i venti da nord-est isoleranno i fenomeni in appennino.

Infine due parole sull'evoluzione futura,vi è molta incertezza sulle dinamiche tropo/stratosferiche,tuttavia le ipotesi di forte risalita dell'indice AO sembrano venire meno,con tale indice che potrebber addirittura rimanere negativo per gran parte del mese di dicembre.
Il vortice polare in stratosfera dovrebbe come ipotizzato andare incontro ad una breve fase di riaccorpamento,ma completamente fuori sede con venti zonali ancora molto deboli.
Continuiamo quindi ad ipotizzare un nuovo poderoso disturbo tra 15-20 dicembre con nuovo tentativo di split e fase gelida in europa. Oggi vorremmo anche azzardare che,nel caso tale dinamica si verificasse, un nuovo crollo dell'indice AO potrebbe favorire discese molto occidentali (verso GB e francia) che potrebbero mettere al limite degli eventi più estremi la nostra regione,mentre il centro sud potrebbe trovarsi sotto correnti miti da sud-est.
Nel caso invece prevalga l'altra ipotesi,quella di una ripartenza più vivace del vortice polare,l'indice AO potrebbe non scendere su territori troppo negativi, favorendo un maggior coinvolgimento dell'intera penisola da parte di quella fase molto fredda europea che appare quasi inevitabile attorno al 20 dicembre!
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