TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



domenica 28 novembre 2010

NEVE AL NORD,SUL RESTO D'ITALIA PIOGGIA E SBALZI TERMICI


E' andata male due volte alla toscana in questi ultimi giorni: il primo episodio atteso per giovedì scorso infatti non ha portato rovesci nevosi al piano ma soltanto, si fa per dire, temporali e grandinate, il secondo atteso per stamattina sull'alta toscana non si è fatto proprio vedere.Nonostante temperature prossime allo zero gia nella serata di ieri, l'ingresso di venti molto forti e delle precipitazioni in netto anticipo ripsetto alla tabella di marcia prevista hanno impedito una seppur debolissima spolverata sul centro nord regione nelle primissime ore di stamattina.
Passato quindi questo episodio da nowcasting si torna a guardare alle dinamiche globali dei prossimi giorni.Mentre il nord,soprattutto il nord-ovest, farà i conti con un paio di episodi nevosi il centro e la toscana dovranno arrendersi ad un intenso seppur temporaneo richiamo caldo.Nella settimana entrante infatti si alterneranno correnti molto umide meridionali con altre più fredde in ingresso dal Rodano.Tale situazione permetterà grandi piogge sulla toscana e sull'emilia,piogge che a causa dello scioglimento delle nevi nel momento di maggior richiamo caldo, potrebbero risultare particolatrmente insidiose per fiumi e torrenti.
Il maltempo risulterà molto intenso nella giornata odierna con piogge insistenti al centro versante tirrenico e gran neve in appennino attorno agli 800m in leggera salita.Al nord-ovest e su lombardia e veneto settentrionale invece sarà la neve la grande protagonista anche se spesso la pioggia potrà far capolino tra i fiocchi.
Lunedì sarà una giornata di tregua su tutto lo stivale con qualche nuvola bassa solo sul versante tirrenico,le minime saranno sui valori medi o al di sotto al nord e le massime saliranno.




Da martedì e soprattutto mercoledì e giovedì un affondo ulteriore verso la spagna richiamerà correnti calde meridionali che faranno innalzare le temperature al centro sud,il centro si troverà nuovamente interessato da piogge abbondanti e il nord probabilmente rivedrà la neve anche se stavolta dovrebbe trattarsi di nevicate molto più circoscritte al piemonte e all'alta lombardia.Proprio in questi tre giorni con la quota neve alta in appennino Liguria e Toscana rischieranno qualcosa anche se al momento l'intensità delle piogge previste non è particolarmente preoccupante.Infine da giovedì la traslazione verso est del nucleo di aria fredda tra spagna e franica dovrebbe riportare un deciso abbssamento delle temperature con aria più fredda in ingresso da ovest.

Al momento non si intravedono ancora i movimenti necessari per un'intensa ondata fredda sulla nostra penisola nonostante le previsioni a lungo termine avessero indicato in dicembre il mese più interessante di questo inverno,tuttavia dando uno sguardo ai modelli si nota chiaramente una costante tendenza dell'azzorriano a rimanere disposto a blocco in pieno oceano.Risulta quindi probabile una nuova crisi del vortice polare attorno alla metà del mese di dicembre anche se il rischio di occidentalizzazioni non si può escludere come ripetuto da fine agosto nonostante molti pensassero ad un inverno freddo e secco al centro-nord.

mercoledì 24 novembre 2010

DA DOMANI FINO A DOMENICA FREDDO E NEVE AL NORD

La poderosa azione dell'alta pressione azzorriana in elevazione verso nord determina in queste ora la discesa di un fronte di aria gelida verso l'Europa occidentale.Tale forcing azzorriano era stato anticipato già dai primi giorni di novembre su questo blog anche se non ci eravamo sbilanciati sulle possibili conseguenze sulla nostra penisola.I vari modelli sono stati infatti molto incerti nel capire la giusta direzione della colata fredda e rimangono tutt'ora incerti su quale sarà l'evoluzione nel medio termine.
Ciò che appare certo è che aria più fredda affluirà nelle prossime ore su tutt l'Italia con le termiche più basse che interesseranno più direttamente il nord.Domani la giornata inizierà all'insegna di cielo sereno o poco nuvoloso con minime molto vicine allo zero su tutto il nord e leggermente più alte al centro.Una nuvolistà più intensa associata a deboli piogge l'avremo sulla toscana e sul centro sud versante tirrenico.Dal pomeriggio l'ingresso da nord ovest di aria molto fredda in quota con valori di -30 a 500hpa determinerà un'intenso peggioramento che già dalle prime ore di venerdì grazie all'aria fredda precedentemente affluita permetterà locali nevicate anche in pianura al nord.Le zone più colpite dalla neve saranno lombardia e veneto,con la neve che farà la sua comparsa anche a Milano e Verona,al nord est invece potrebbe piovere anche se non è da escludere qualche fiocco di neve.


Anche l'emilia occidentale potrebbe avere qualche episodio nevoso al piano,situazione più delicata per la Toscana dove dalla serata di domani ed in particolare nella notte su giovedì la neve scenderà fin verso i 300m in particolare sul nord della regione,il freddo in quota e l'aria comunque fredda affluita nei bassi strati potrebbero regalare duranti le precipitazioni più intense qualche coreografica sfiocchettata in mezzo alla pioggia.
Sabato sarà una giornata di tregua con temperature basse ed apice del freddo al centro nord ma con cieli perlopiù sereni.Le minime caleranno sotto lo zero al nord mentre le massime si manterranno entro i 9 gradi.


Il nucleo freddo portatosi sull'Europa centrale tenderà da sabato a spostarsi verso sud-ovest attivando così un profondo minimo di bassa pressione,umidi e miti venti meridionali soffieranno sull'Italia,lo scorrimento di questi venti sul freddo presente al suolo permetterà la prima nevicata da cuscino al nord ovest,con accumuli nevosi che nel piemonte meridionale potranno superare anche i 25 cm.Tutto il piemonte e l'alta lombardia vivranno una domenica all'insegna di neve e freddo mentre il nord est,l'emilia e la toscana dovranno accontentarsi di piogge e neve oltre gli 800m in salita, anche se le temperature al suolo rimarranno molto basse.
Per la Toscana settentrionale non è da escludersi che al momento in cui arriveranno le prime precipitazioni,nelle primissime ore di domenica, l'aria fredda ancora presente possa permettere deboli sfiocchettate.Le zone in cui tale possibilità sembra più alta sono Lucca e pistoia e relative province.
Preferiamo per adesso fermarci con la nostra analisi a domenica visto che regna ancora molta incertezza sul dopo,probabilmente ci attenderà una fase con un forte richiamo caldo e precipitazioni abbondanti (il che assieme allo scioglimento della neve caduta in precedenza potrebbe nuovamente esporre il centro nord al pericolo alluvioni) seguito da un nuovo e rapido abbassamento delle temperature.Una nuova crisi del vortice polare potrebbe verificarsi dopo il 10 dicembre con possibile episodio rilevante anche sull'Italia.

mercoledì 17 novembre 2010

AZZORRIANO:SCACCO MATTO IN TRE MOSSE,ITALIA DALLA PIOGGIA ALLA NEVE IN 10 GIORNI?

Abbiamo preferito aspettare prima di aggiornare la situazione,come sempre in questi casi infatti serve molto tempo affinchè i modelli possano metabolizzare le mosse del VP.Nei prossimi giorni infatti l'azione congiunta dell'alta pressione aleutinica e di quella azzorriana porteranno a ripetuti tentativi di split del vortice polare con la formazione di un'alta pressione stabile tra groenlandia e polo nord.L'asse di tale azione a tenaglia sarà tale da favorire un poderoso affondo del core canadese negli USA,affondo che con un effetto feedback andrà ad alimentare una seconda spinta azzorriana che sarà molto probabilmente la diretta responsabile di un episodio di gelo rilevante per gran parte d'europa.
Bisogna infatti tener presente che aldilà di ciò che possono suggerire i modelli una configurazione di questo tipo solitamente ha come caratteristica quella di essere molto lenta a guarire proprio perchè genera nuove pulsazioni in grado di disturbare il vp a più riprese.Con un asse azzorriano-aleutinico del genere nell'arco di 15 giorni solitamente quasi tutta l'Europa deve fare i conti con freddo e neve.
Andiamo quindi per ordine e descriviamo passo per passo come questo episodio fondamentale per la prima parte dell'inverno europeo prenderà forma:


PRIMA MOSSA:Inizialmente la nostra penisola dovrà ancora una volta fare i conti con piogge anche molto intense soprattutto in quelle zone già colpite duramente in questo piovoso autunno:Toscana,Liguria,Lombardia,Veneto,Friuli.Tale ennesimo peggioramento sarà determinato da una possente elevazione azzorriana verso la groenlandia che farà affluire sul mediterraneo aria nord atlantica con contributo artico.Tale aria fredda in quota ed altamente instabile scaverà un profondo minimo di bassa pressione tra corsica e tirreno in spostamento verso est.La fascia tirrenica ed il nord est verranno investiti da piogge anche molto forti mentre la neve cadrà a quote prossime ai 1200m sulle alpi e leggermente superiori sugli appennini.Tutto ciò si verificherà a partire da sabato sera e durerà almeno fino a martedì con apice di maltempo tra domenica e lunedì.






SECONDA MOSSA:Il blocco anticiclonico in atlantico si romperà temporaneamente dando vita ad una configurazione che avevamo più volte ipotizzato nei mesi scorsi come la più probabile e ricorrente durante questa prima parte di inverno,ovvero un nucleo di alta pressione tra nord atlantico e greonlandia.Contemporaneamente il ramo canadese del vortice polare andrà in cut off e tenederà a sprofondare,azione questa che sarà alla base della terza mossa.La russia europea intanto sarà presa d'assedio dal core siberiano del VP il quale si avvicinerà minaccioso all'europa dell'est.

TERZA MOSSA:Il lobo canadese tenderà quindi a sprofondare permettendo la seconda e più solida pulsazione azzorriana con formazione di un nuovo blocco.Stavolta l'aria gelida sarà più a portata di mano e la retrogressione del siberiano si completerà con un ingresso sull'europa centrale di aria continentale che potrebbe proseguire la sua marcia gettandosi direttamente nel mediterraneo.Difficile capire ancora quale saranno le conseguenze visto che biosgnerà capire il tipo di ingresso e le tempistiche,rimangono però pochi dubbi che anche l'Italia possa fare i conti con un episodio rilevante di freddo e neve.
La disposizione delle SSTA e il tipo di configurazione propendono infatti per un freddo perturbato con la prima neve al piano che potrebbe fare la sua comparsa al centro nord grazie ad una ciclogenesi mediterranea.
I contorni del quadro dunque sono ancora un po' confusi,d'altronde la dinamicità dei prossimi 10-15 giorni non permette di fare previsioni troppo sicure,sicuramente una crisi del genere da parte del vortice polare porterà conseguenze pesanti fin verso la media stratosfera,fatto qeusto che potrebbe dare all'imminente evento valore di gustoso antipasto.
Sarà comunque necessario seguire quotidianamente gli aggiornamenti per capire le conseguenze sulle nostre regioni.

lunedì 15 novembre 2010

ATTENZIONE TRA STANOTTE E DOMATTINA,POSSIBILI NUBIFRAGI SU ALTA TOSCANA E LIGURIA,ALTRA SETTIMANA DI MALTEMPO


Non cambia il copione meteo sul mediterraneo con ancora l'atlantico a farla da padrone soprattutto al centro nord e fascia tirrenica.In queste ore infatti un affondo artico sta interessando la Francia per poi dirigersi verso sud entrando sul Mediterraneo e scavando un profondo minimo di bassa pressione.Tale minimo traslerà poi verso est andando a ricreare una situazione simile a quella che portò nubifragi ed allgamenti su liguria ed alta toscana tra il 4 e 5 ottobre scorsi.L'apice del maltempo verrà raggiunto tra la tarda serata e le prime ore dell'alba quando forti temporali colpiranno soprattutto le fasce costiere di Liguria e Toscana sttentrionale mentre nel corso della mattinata i fenomeni più intensi raggiungeranno il nord est.Si tratterà di un passaggio piuttosto rapido tale da escludere danni dovuti a piogge durature,tuttavia i fenomeni potranno essere localmente molto forti e provocare veri e propri allgamenti lampo.L'arrivo di un nucleo molto freddo in quota (-26°C a 500hpa) in contrasto con aria mite ed umida presente in queste ore darà luogo a temporali insoliti per la stagione e localmente anche a delle grandinate.La neve cadrà sulle alpi attorno ai 1600-1700m,più o meno alla stessa quota anche sugli appennini complice il freddo in quota e l'intensità dei fenomeni.
Dalla nottata tra martedì e mercoledì assisteremo ad un rapido quanto transitorio miglioramento del tempo a partire da nord oves con fenomeni residui al centro sud versante tirrenico.


Da giovedì però il tempo tornerà a peggiorare con piogge intense al centro nord e toscana per la progressiva elevazione dell'alta pressione azzorriana verso nord che farà scivolare lungo il suo bordo orientale aria più fredda ed umida nord atlantica.Stavolta le piogge saranno più insistenti ma non assumeranno il carattere di rovescio o temporale con la quota neve che sulle alpi crollerà al di sotto dei 900m mentre sull'appennino centro-settentrionale si attesterà attorno ai 1200.le temperature caleranno e il maltempo si manterrà almeno fino a domenica seppure con una breve pausa al nord ovest venerdì.
Spingersi oltre il week end non è ancora consigliabile a causa del grande caos che regnerà alle latitudini polari con l'instaurarsi di una possente circolazione antizonale capace di determinare la discesa di masse di aria gelida probabilmente anche verso l'Europa.La dinamicità risulta ancora troppo elevata per formulare un'ipotesi attendibile anche se sembrano aumentare le possibilità di una fase fredda per l'Italia dal 25 novembre in poi (come previsto da fine ottobre!) ed addirittura gelida per l'Europa centrorientale.

venerdì 12 novembre 2010

GRANDE ATTACCO AL VORTICE POLARE,CI SI GIOCA L'INVERNO!


Come avevamo ipotizzato già negli ultimi giorni di ottobre il vortice polare stà per subire un vero e proprio attacco,ed ancora una volta colui che tenterà di colpirlo a morte porta il nome di anticiclone aleutinico.Tutto era nato con un anomalo riscaldamento alle quote di 1,2 e 5hpa con una debole anomalia positiva dei geopotenziali a quelle quote che però non era stata in grado di arrestare un magistrale riassestamento del vortice polare stratosferico.

Tuttavia questo primo impulso si è propagato in troposfera favorendo a distanza di quasi 10 giorni la nascita di una seconda pulsazione,questa volta dai piani bassi,che sembra in grado di risalire fino alla soglia dei 10hpa.

Se infatti in alta stratosfera continua un progressivo raffreddamento con conseguente VPS chiuso e in rafforzamento,a questa quota stiamo per assistere ad un warming che darà vita ad un anticiclone in grado di disturbare fortemente il vp.Molto probabilmente non si tratterà di un evento di tipo split ma il VPS tenderà ad allungarsi moltissimo disponendo i suoi massimi tra canada e siberia orientale.

Alle quote più basse invece assisteremo ad una sua profonda crisi con la creazione di una bolla di alta pressione direttamente sul polo che favorirà i forcing aleutinici e azzorriani,proprio l'alta pressione delle azzorre sembra in grado di poter erigersi fin oltre la groenlandia determinando la discesa di aria molto fredda sull'Europa.

Nonostante i modelli siano abbastanza ottimisti raccomandiamo la prudenza,quando vengono proposti questi attacchi così pesanti al VP è necessario far trascorrere parecchi run prima di avere un'idea reale della possibile evoluzione.

Al momento possiamo aspettarci attorno al 22-25 novembre un crollo dell'AO con fase molto fredda su tutta l'Europa nord orientale ed un forte raffreddamento della Russia europea,l'Italia probabilmente verrà colpita dalla prima irruzione artica mentre la seconda,quella continentale,potrebbe scivolare ad est.

Gli indici rimangono invariati,prime tra tutte le SSTA rimanendo ancora favorevoli ad un inverno in grande stile sul mediterraneo (continui blocchi atlantici),resta quindi da monitorare attentamente la stratosfera che al momento è il grande arbitro stagionale.

Se prevarranno i disturbi provenienti dal basso allora potremmo veramente vivere un episodio molto freddo attorno alla seconda decade dicembre,viceversa se dovessero spuntarla i piani alti la situazione sarebbe parzialmente compromessa.

NUOVA PERTURBAZIONE IN VISTA,INIZIA IL CALO DELLE TEMPERATURE



Nonstante l'alta pressione stia interessando in queste ore gran parte della nostra penisola i cieli si mantengono grigi su gran parte del centro nord a causa delle umide e tiepide correnti sud-occidentali.La situazione non cambierà molto nel week end,sia sabato che domenica infatti saranno caratterizzati da cieli coperti per nebbie o nubi basse,specialmente su alta toscana liguria e piemonte dove pioverà anche se si tratterrà di una debolissima pioggerellina.
Domenica la situazione peggiorerà leggermente con piogge più intense a partire da nord ovest per l'avvicinarsi di una nuova perturbazione atlantica.
Tale perturbazione affonderà verso la Spagna già nel pomeriggio di domenica per proseguire poi la sua corsa verso il mediterraneo dove probabilmente tra lunedì e martedì scaverà un minimo di bassa pressione in movimento verso nord est.
Tale minimo attivando venti di libeccio porterà un deciso peggioramento tra lunedì e giovedì su gran parte d'Italia anche se le regioni più colpite saranno ancora una volta Liguria Toscana e nord est mentre al centro sud la campania dovrà di nuovo fare i conti con forti piogge.
I modelli non hanno ancora sciolto la prognosi circa l'esatta traiettoria della nuova perturbazione ma il rischio di nuove importanti piogge sembra essere concreto,oltretutto spesso queste configurazioni portano sulle zone esposte a stau da libeccio precipitazioni maggiori di quanto ci si possa aspettare.

Dopo le forti piogge dei giorni scorsi e le pioggerelline di questo week end il suolo potrebbe non sopportare nuovi temporali e rovesci abbondanti soprattutto in zone come la Toscana e la Campania dove l'ultimo peggioramento ha colpito duramente,bisognerà quindi monitorare attentamente la situazione.

La configurazione infatti potrebbe risultare simile a quella che ad ottobre portò piogge alluvionali su Liguria (genova) ed alta toscana (Prato).


Da non sottovalutare anche l'attuale situazione con correnti calde ed umide in quota che verranno scalzate da un nucleo molto freddo a 500hpa (valori attorno ai -26°C) mentre a 850hpa si registreranno cali anche di 10-12 gradi.Tutto ciò renderà possibili violenti temporali soprattutto lungo la costa tirrenica con grandi quantitativi di pioggia scaricati in poche ore,ecco perchè la situazione richiede un attento monitoraggio.
Da giovedì pomeriggio il tempo potrebbe migliorare anche se le temperature caleranno in modo veramente notevole,calo che si potrà avvertire già da martedì,con la neve che durante il peggioramento potrà cadere attorno ai 1200m sulle alpi e ai 1400 sugli appenini.


Oltre giovedì non è consigliabile spingersi a causa della grande confusione che regna nei modelli in conseguenza di un fortissimo disturbo al VP in sede aleutinica.L'ipotesi al momento più probabile sembra tuttavia un'elevazione azzorriana con discesa di aria via via più fredda.Prima avremmo un'irruzione artica con neve a quote basse sulle alpi e maltempo diffuso,quindi potrebbe arrivare l'aria fredda continentale in seguito ad una nuova pulsazione verso nord dell'alta pressioNe azzorriana.

mercoledì 10 novembre 2010

IL PEGGIO E' PASSATO,ADESSO TEMPO CALDO ED UMIDO,MOLTE NUBI E POCHE PIOGGE


L'assalto perturbato iniziato domenica pomeriggio sembra ormai voler lasciare la nostra penisola dopo aver portato quattro giorni di pioggia quasi ininterrotta con episodi temporaleschi e locali grandinate più adatte a burrasche estive che ad un tempo si tampo autunnale.
Le zone più colpite sono state il nord est e la fascia tirrenica soprattutto toscana lazio e campania.Proprio su queste ultime tre regioni rovesci e temporali insisteranno ancora stanotte e nelle prime ore di domani prima di lasciare spazio ad un tentativo di rimonta dell'alta pressione.
Da domani infatti il tempo migliorerà su tutta la penisola con le ultime piogge che insisteranno solo sull'alta toscana e che comunque cesseranno in serata,tuttavia quelli che seguiranno non saranno giorni soleggiati.
L'alta pressione infatti lambirà soltanto le nostre regioni lasciando il centro nord esposto ad umide e miti correnti occidentali.Tali correnti porteranno un aumento delle temperature e dell'umidità,saranno dunque le nebbie e deboli locali piggerelline a farla da protagionista nel week end.Avremo su gran parte del centro nord un clima caldo ed umido con cieli quasi sempre grigi e sole che farà capolino molto raramente.Le nebbie potranno risultare anche intense limitando la visibilità a poche decine di metri e creando così i maggiori disagi.

Le temperature massime rimarranno di poco sopra alle medie del periodo mentre le minime risulteranno decisamente più alte a causa della copertura nuvolosa notturna.
Tale situazione sembra poter durare a lungo,almeno fin verso il 22-23 novembre anche se alcune deboli perturbazioni atlantiche potranno interrompere la monotonia alto-pressoria portando alcune giornate di pioggia ma con fenomeni di certo non paragonabili per intensità e durata a questi ultimi giorni.Una di queste potrebbe transitare tra martedì e mercoledì interessando soprattuto il nord ed il versante orientale della penisola.Il grande responsabile di tale circolazione sarà un vortice polare in grande forma e capace di determinare almeno 10 giorni di AO positiva con prevalenza di alta pressione sul mediterraneo.

Qualcosa potrebbe cambiare a partire dal 25 novembre quando una pulsazione aleutinica sembrerebbe in grado di apportare un disturbo al VP,disturbo che potrebbe cambiare gli equilibri soprattuto in atlantico lasciando spazio ad una fase fredda sull'europa.Al momento tale fase fredda sembrerebbe però poter interessare soltanto l'europa nord orientale e la russia con al massimo un calo delle temperature sul mediterraneo per correnti più fredde dai balcani.A tale temporaneo disturbo del VP sembra poter seguire un suo nuovo rinforzo fin verso la prima decade di dicembre.






Nonostante l'allarmismo che regna sul web al momento non ci sono nuovi elementi che possano stravolgere le ipotesi circa una seconda parte di dicembre e prima di gennaio molto fredda per l'Europa,in particolare la situazione in stratosfera al momento sembra tranquilla con un raffreddamento fisiologico e nessun segnale di un eventuale sfondamento della soglia positiva del NAM.Tuttavia condividiamo l'attenzione con cui molti seguono sia le vicende stratosferiche,sia l'evoluzione delle SSTA in quanto saranno probabilmente questi due fattori a rendere possibile un nuovo grande evento durante questo inverno o a rimandarlo al prossimo anno,in caso o nell'altro i giochi si faranno nei prossimi 20 giorni.

lunedì 8 novembre 2010

TRA MARTEDì E MERCOLEDì MALTEMPO INTENSO,POI INSTABILITà IN ATTESA DI UNA NUOVA FASE MITE



Come si può vedere dall'immagine il ciclone atlantico ha ormai raggiunto l'europa centro occidentale ed un esercito di nubi si muovono verso il mediterraneo.L'italia è in queste ore colpita da intenso maltempo soprattutto al centro nord e lungo la fascia tirrenica dove il libeccio soffia con grande intensità.Nel pomeriggio di oggi i fenomeni concederanno una tregua isolandosi al nord est e al centro sud,in particolare su lazio e campania,quest'ultima regione vedrà precipitazioni molto intense.
Anche l'alta toscana probabilmente continuerà ad essere interessata dalle piogge,fatto questo che la rende una zona a rischio per questo peggioramento visto l'insitenza dei fenomeni più che la loro intensità.
L'attenuazione dei fenomeni sarà solo temporanea perchè dalla serata un nuovo peggioramento si farà spazio da ovest portando piogge e rovesci su tutta la penisola in particolare al nord-est,toscana e fascia costiera con situazione critica sulla campania.Tra domani e mercoledì infatti l'ingresso di aria fredda in quota determinerà condizioni di intenso maltempo con piogge intense che potranno assumere anche carattere di rovesci o temporali,con annesse grandinate soprattutto lungo la fascia tirrenica.Il sole non riuscirà a farsi spazio tra le nubi e la pioggia cadrà continua anche per tutta la giornata di mercoledì.Le temperature rimarranno comprese tra i 10 e i 15 gradi mentre i venti saranno ancora sostenuti di libeccio,anche molto forti sulla toscana.
La quota neve rimarrà attorno ai 1400m sulle alpi mentre sull'appennino si assisterà ad un calo fin verso i 1300 anche se nei fenomeni più intensi qualche fiocco potrà cadere anche più in basso.
Giovedì il tempo migliorerà su gran parte d'Italia mentre la fascia tirrenica rimarrà ancora sotto un cielo grigio e piogge più intense verso sud,in serata il miglioramento si farà spazio da nord anche su queste regioni.

Venerdì,sabato e domenica saranno probabilmente tre giornate molto simili,nonostante infatti un debole campo di alta pressione deboli correnti occidentali manterranno alta l'umidità su tutta la pianura padana dove le nebbie saranno protagoniste durante gran parte della giornata.Su l'alta toscana invece avremo perlopiù nubi sterili salvo qualche debole pioggia,le temperature saliranno per l'arrivo di aria più calda in quota e a causa della copertura nuvolosa notturna le minime risulteranno leggermente al di sopra delle medie.




Questa fase mite ed all'insegna dell'alta pressione,seppur debole,sembra poter durare anche nei primi giorni della prossima settimana,per poi essere sostituita da una nuova fase atlantica.Non è consigliabile spingersi troppo oltre tuttavia,visto che i GM mostrano scenari abbastanza indefiniti che difficilmente troveranno riscontro nella realtà.

sabato 6 novembre 2010

LUNGO TERMINE:TRA UN POSSIBILE AFFONDO MOLTO FREDDO E SSTA IN PEGGIORAMENTO


Un breve aggiornamento sulla possibile evoluzione del lungo termine,dopo il disturbo al vps determinato da un warming alle quote di 1,2,5,10hpa non si scorgono pericolosi raffreddamenti in alta stratosfera.

Viceversa quello che emrege dalle carte è una possibile nuova rotazione dell'asse del VPS a disporsi in direzione Canada/siberia orientale.Questa nuova disposizione sarebbe figlia di un nuovo disturbo con nascita di hp stratosferico aleutinico,ciò porrebbe il vps in condizioni tali da poter subire un'azione di forcing anche dal collega atlantico.

Il tutto potrebbe tradursi in troposfera in una grossa crisi del VP attorno al periodo 15/20 novembre con affondo canadese,risalita azzorriana (AO--) e affondo su europa centro orientale.

L'eventuale coinvolgimento dell'Italia sarebbe da valutare più avanti anche se probabilmente al momento il grosso del freddo rimarrebbe ad est dando comunque vita al raffreddamento siberiano tanto atteso.

Spingendosi invece molto più in la con le nostre tendenze potremmo ipotizzare un dicembre con vp molto disturbato e con possibile episodio molto freddo sul meditterraneo in particolare nella seconda parte del mese.

Un campanello d'allarme sulla seconda parte dell'inverno ci giunge dalle SSTA,è evidente infatti una rapida negativizzazione lungo la costa orientale della groenlandia ed uno spostamento verso sud ovest dell'anomalia positiva.Esiste quindi una possibilità di SSTA negative in zona groenlandese che favorirebbero un rinforzo del VP e renderebbero difficili elevazioni azzorriane,con rischio di atlantico molto forte e seconda parte di inverno mite sul mediterraneo.Ovviamente questo al momento è solo un piccolo campanello d'allarme ma andrà monitorato attentamente.

CICLONE IN ARRIVO SULL'EUROPA,INTENSO PEGGIORAMENTO SULL'ITALIA


Alla fine la nostra previsione a lungo termine fatta circa venti giorni fa su una fase artica che avrebbe potuto seguire quella caratterizzata da hp sul mediterraneo si è rivelata abbastanza esatta.Vero è che non faremo i conti con freddo intenso,ma il peggioramento in arrivo sul nostro continente determinerà almeno una settimana di passione su tutta l'europa occidentale.Prima arriveranno le piogge torrenziali e i venti di tempesta portati dal ciclone in avvicinamento verso la gran bretagna,poi anche il freddo con aria artica inizialmente sulla penisola scandinava poi in espansione verso tutta l'europa centro occidentale.
I disagi saranno sicuramente intensi soprattutto per Irlanda,Inghilterra,Francia e Spagna settentrionale che subiranno il primo impatto con la tempesta atlantica in formazione in queste ora e al massimo della sua potenza da lunedì.

Sull'italia le piogge inizieranno domani sera su tutto il centro nord,in particolare liguria,alta toscana,nord lombardia,veneto e friuli,grazie all'attivarsi di intensi venti di libeccio,come sempre in questi casi attenzione all'alta toscana in particolare che tra domenica e le prime ore di lunedì farà registrare accumuli molto importanti.
L'apice del maltempo verrà raggiunto tra martedì e mercoledì a causa dell'ingresso di un nucleo di aria fredda in quota sul meditterraneo che determinerà piogge insistenti e a carattere di rovescio e temporale,le zone più colpite saranno sempre le stesse con l'aggiunta del centro sud versante tirrenico.

Proprio l'ingresso di aria fredda in quota consentirà la formazione di temporali lungo le coste tirreniche che potranno spingersi verso l'interno,la situazione è tale da dover essere monitorata attentamente per vari motivi:
1)Le zone maggiormente interessate dalle precipitazioni saranno le stesse che lo scorso week end avevano già subito allagamenti,il suolo quindi sarà meno predisposto a ricevere nuove ingenti quantità d'acqua.
2)Con queste configurazioni le precipitazioni vengono spesso sottostimate,le zone esposte al libeccio complice l'aria fredda in quota vedranno rovesci intensi e duraturi che metteranno a dura prova il terreno ed i fiumi.
3)Oltre all'intensità delle precipitazioni desta preoccupazione il fatto che la situazione non pare poter migliorare prima di venerdì,spesso è proprio la continuità delle piogge a rendere critico un peggioramento.
Il tempo tornerà a migliorare tra venerdì e sabato quando un ramo dell'alta pressione azzorriana si spingerà verso est determinando l'arrivo di fresche e stabili correnti orientali che porteranno anche un sensibile calo delle temperature che si riporteranno di qualche grado sotto la media del periodo.

Durante questo peggioramento la neve cadrà sulle alpi inizialmente attorno ai 1800-1700m per poi scendere fin verso i 1000 con l'ingresso di aria più fredda,durante le precipitazioni più intense potremo avere fenomeni nevosi temporanei anche a quote più basse.Sull'appennino invece domenica la neve farà la sua comparsa solo sulle cime più alte mentra a fine peggioramento si porterà attorno ai 1400m,anche qui data l'intensità delle precipitazioni si potranno avere spolverate a quote inferiori.Da segnalare anche l'ipotesi di locali grandinate,più probabili lungo le coste toscane e laziali.

giovedì 4 novembre 2010

FREDDO RIMANDATO,RISCHIO DI NUOVI ALLUVIONI DALLA SETTIMANA PROSSIMA



Molto probabilmente non andrà concretizzandosi l'ipotesi espressa verso fine ottobre secondo la quale nel periodo 10-15 novembre l'Europa avrebbe fatto i conti con una nuova irruzione artica.
Il freddo lambirà solo la penisola scandinava e l'Europa dell'est ma la configurazione prevista dai principali modelli è ben peggiore in quanto a pericolosità.


L'elevazione azzorriana prevista,dovuta al cambio di asse del VP,ci sarà ma sarà subito inibita da un vortice polare in grande spolvero,questo consentirà il formarsi a nord ovest della gran bretagna di una perturbazione veramente molto intensa,una sorta di "piccolo uragano" con isobare molto strette e dunque venti molto forti.
Dovessero venir confermate ulteriormente le carte tutta l'Europa centrale verrebbe colpita ad iniziare appunto dall Gran Bretagna per continuare con la Francia,la Spagna ed il Portogallo,stando alle carte attuali le precipitazioni sarebbero da record accompagnate da venti di tempesta,possiamo quindi tristemente immaginare enormi disagi su queste nazioni.
Il simil ciclone proseguirebbe poi verso il mediterraneo sud occidentale attivando intense correnti di scirocco verso la nostra penisola,i modelli al momento vedono una sua lenta progressione verso est,tale lentezza potrebbe determinare un duraturo maltempo sulle nostre regioni.Le zone ad essere colpite sarebbero purtroppo ancora una volta le stesse interessate da alluvioni e frane nello scorso week end:Lombardia,Veneto,Liguria ed Alta Toscana.Stavolta i quantitativi di pioggia potrebbero essere ancora maggiori,e complice il fatto che il terreno in queste zone non sarà in grado di assorbire grandi quantità di acqua,le conseguenze potrebbero essere pessime.
Rispetto allo scorso peggioramento però non ci saranno grandi accumuli di neve oltre i 1000m che sciogliendosi andranno ad ingrossare i fiumi,anche se tuttavia uno zero termico più elevato potrebbe rendere comunque la situazione molto critica.
Il tempo dovrebbe mantenersi soleggiato e caldo almeno fin verso domenica,con massime molto al di sopra delle medie e minime comunque alte,nebbie possibili al nord e nelle zone interne del centro.Da domenica il disporsi dei venti da sud est determinerà l'arrivo delle prime precipitazioni soprattutto al nord-ovest,in modo molto graduale ma continuo.La fase di maltempo sembra ad oggi poter durare da lunedì fino a venerdì,con apice tra mercoledì e giovedì,proprio la lentezza dell'evoluzione ci fa temere per molte zone già in crisi nell'ultimo peggioramento.
Ovviamente anche un piccolo shift nell'ingresso o nella traiettoria di quella che sembra assumere di caratteri di una tempesta europea potranno stravolgere ogni previsione.
Cercheremo quindi di aggiornare il più possibile la situazione visto la potenziale pericolosità dell'evento in arrivo.
Un cenno infine al lungo termine dove regna una grande incertezza,le SSTA si mantengono favorevoli ad un buon inverno così come la NINA che non sembra incidere troppo con una MJO prevista addirittura in fase 8 in terza decade.Importante sarà monitorare la risposta della stratosfera al warming in atto alle quote più alte soprattutto alle quote tra i 10 e i 5hpa dove il VPS sembra essere propenso a girare in modo più compatto,anche se al momento non si scorgono segnali ne verso warming nè verso cooling,fatta eccezione per un debole warming siberiano ai 10hpa.
Addentrarsi in una previsione quindi risulta abbastanza difficile anche se l'ipotesi più probabile sembra essere una fase zonale sull'europa meridionale tra il 12 ed il 20 novembre,con una fase più fredda sull'europa orientale attorno proprio al 20 e l'arrivo del freddo anche sull'Italia tra 22-27 novembre,ma ne riparleremo più avanti.

martedì 2 novembre 2010

ALL'ORIZZONTE FASE FREDDA PER L'EUROPA,ANCORA RISCHIO MALTEMPO PER L'ITALIA



Al centro nord si contano i danni di quest'ultima fase di intense piogge che hanno colpito soprattutto il nord est e l'alta toscana come era facile intuire sia dalla configurazione prevista sia dai vari lam.La perturbazione va adesso isolandosi al centro sud e l'allerta deve rimanere alta soprattutto su puglia e calabria anche se probabilmente la situazione tenderà a migliorare già dal pomeriggio.
Ci eravamo lasciati indicando una fase di tempo stabile con temperature sopra la media dovuta ad un temporaneo stazionamento dell'alta pressione sulla nostra penisola e difatti questa previsione trova ormai riscontro in tutte le emissioni modellistiche.Un promontorio di alta pressione di origine tropicale risalirà da sud est andando a saldarsi all'alta pressione azzorriana e determinando temperature diffusamente sopramedia,soprattutto nelle ore diurne.
L'alta pressione sarà accompagnata da nebbie intense su tutta la pianura padana e su gran parte del centro in particolare Toscana e Marche,le minime si manterranno di poco superiori alle medie grazie ai cieli sereni che consentiranno il calo notturno.

Da domenica però il tempo andrà cambiando,come detto a suo tempo in stratosfera si sta verificando un warming alle quote più alte (1-2hpa) in grado di determinare un aumento dei geopotenziali in area canadese,questo processo si rifletterà almeno fin verso i 10hpa ma non sembra poter disturbare più di tanto il VPS.La più diretta conseguenza invece sarà un'allungamento del VPS con asse in spostamento verso la siberia,ciò consentirà una momentanea risalita dell'alta pressione azzorriana con una nuova puntata negativa dell'indice AO.
Tutto questo subbuglio stratosferico si tradurrà in una possente azione di blocking in pieno atlantico con relativa discesa di aria artica verso l'Europa,al momento il freddo in arrivo non sembrerebbe eccezionale a causa di una importante componente più mite ed umida nord atlantica.Da lunedì dunque un'intensa perturbazione nord atlantica entrerà sull'europa centrale richiamando aria fredda artica e tenterà di sfondare in pieno mediterraneo.

I modelli sono abbastanza concordi nel mostrare un affondo occidentale dell'aria fredda in grado di determinare tempo molto perturbato su tutto il mediterraneo,se queste carte dovessero essere confermate l'Italia si troverebbe sotto un pesante maltempo,simile se non superiore a quello appena passato,con rischi molto seri anche a causa delle grandi quantità di pioggia cadute in questi giorni.
Con la successiva spinta verso nord-est dell'alta pressione azzorriana aria via via più fredda affluirebbe a partire da martedì su l'europa centrale mentre il maltempo insisterebbe sul mediterraneo,il progressivo riabbassamento dell'alta pressione lungo i paralleli favorirebbe poi un miglioramento del tempo anche sull'Italia anche se in un contesto di freddo moderato per correnti orientali.
Attorno al 12 novembre andrebbe quindi concludendosi quella fase fredda che avevamo ipotizzato già parecchi giorni fa per l'europa e l'italia (anche se al momento la nostra pensiola sembrerebbe più essere interessata da maltempo che da freddo vero e proprio) per lasciare spazio invece ad una fase meno dinamica caratterizzata da una nuova ripresa del VP.
Difficile spingersi oltre in quanto ci sarà da valutare quanto il warming in atto in alta stratosfera potraà,facendo ovalizzare il VPS e dando luogo ad un raffreddamento naturale in questi casi,determinare un successivo rafforzo del VP,l'ipotesi più probabile al momento ci sembra un periodo di EA+ fin verso l'ultima decade di novembre.

SAT

SINOTTICA