TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



giovedì 3 gennaio 2013

CLIMA MITE SULL'ITALIA,GRANDE EVENTO GELIDO IN COSTRUZIONE PER L'EUROPA!

Eccoci al primo aggiornamento dell'anno che fortunatamente sarà molto interessante grazie ad un'evoluzione appassionante che sta coinvolgendo i più alti piani dell'atmosfera. Finalmente infatti dopo un lungo periodo la stratosfera sembra voler seguire le classiche regole che ci permettono di fare ipotesi molto vicine alla realtà. Negli ultimi due mesi di novembre,quello 2011 e quello 2012, infatti il vortice polare stratosferico ha assunto comportamenti imprevedibili,accelerando a 1000 nonostante un assetto troposferico contrario ad un suo rafforzamento. Abbiamo avuto per due anni consecutivi due possenti strat-cooling,ed entrambi sorprendentemente precoci,oltretutto verificatisi con indici troposferici completamente opposti.
 Questo significa che molto probabilmente non sono le più comuni TLC a determinare una partenza così energica del VPS (QBO/ENSO/AMO/PDO/SNOWCOVER etc..),ma probabilmente l'accoppiata tra il minimo dei ghiacci artici estivo e una bassa attività solare,unici due punti in comune tra gli autunni 2011 e 2012. Se allarghiamo il campo e reanalizziamo anche il 2009 e il 2010 otteniamo quattro anni in cui il vortice polare si è trovato o subito in crisi (2009/2010) o subito molto forte (2011/2012),con conseguente prima parte invernale gelida oppure molto meno avvincente.
L'opposto si è poi verificato nella seconda parte stagionale quando ad un vps debole a Novembre e Dicembre è seguito un vortice polare forte a Gennaio e Febbraio e viceversa. Non abbiamo dubbi circa l'influenza dell'anomalo comportamento della nostra stella su questi eventi,se guardiamo attentamente noteremo che 2009 e 2010 furono caratterizzati dal più classico (spesso esasperato) tripolo negativo atlantico (SSTA negative in zona RM) mentre 2011 e 2012 al contrario hanno visto anomalie positive. Potremmo quindi ipotizzare che siano le anomalie atlantiche a determinare la tipologia di inverni europei in questa particolare fase del ciclo solare: TRIPOLO NEGATIVO: partenza immediata invernale con fase gelida dai primi di dicembre e più mite nella seconda parte, SSTA POSITIVE IN ZONA RM: partenza del vps in grande stile e fase più cruenta tra gennaio e febbraio.
Ovviamente quattro anni sono poca cosa per poterci costruire una statistica,serviranno dunque ancora molti inverni per poter verificare un'ipotesi del genere,di certo il tempo non mancherà visto che dal prossimo anno il sole si appresterà a sprofondare in un nuovo minimo. La sua bassa attività dovrebbe rimanere tale quindi ancora per alcuni anni,permettendoci di modificare alcune tecniche di previsione a lungo termine e di avvicinarci così ad ipotesi più vicine alla reale evoluzione.
Conclusa questa premessa passiamo all'analisi della situazione in stratosfera dove tre warming,di cui due difficilmente distinguibili l'uno dall'altro, segneranno la seconda parte dell'inverno europeo.
Il primo si è acceso sulla siberia orientale,figlio di un dislocamento in quella sede del vortice polare stratosferico ed ha attivato una possente wave 1 ( alta pressione aleutinica), il secondo si attiverà nei prossimi giorni e di fatto non sarà altro che la prosecuzione del primo. A differenza di suo "fratello" però il secondo warming punterà con decisione verso il polo nord (si farà convergente) andando a splittare (divisione in due lobi) il vps. Il terzo e fondamentale warming si innescherà tra una decina di giorni tra Canada e Groenlandia,in piena zona wave 2 e segnerà il passaggio di consegne tra aleutinico ed azzorriano,con quest'ultimo che si instaurerà al polo nord!
Rimangono ancora alcuni dettagli da valutare,senza dimenticare che,sebbene ormai da moltissimi run il tutto sembra confermato, stiamo parlando di carte a 300 ore che quindi devono far mantenere un minimo di cautela. Se tutto evolverà come sembra avremo un classico MMW di tipo split,molto meno classico e molto più straordinario nella sua durata e nel numero di giorni in cui i due lobi del vps potrebbero rimanere sotto i 60 gradi Nord a 10hpa. Si va dunque verso un evento assolutamente storico alla quota di riferimento dei 10hpa, la naturale conseguenza sarà così un indice NAM in picchiata anche verso i -4!
Cosa succederà però in troposfera? Si legge molto pessimismo nei vari forum,pessimismo dovuto soprattutto al fatto che le code dei GM non mostrino ancora scenari esaltanti per la nostra penisola. L'assetto troposferico tuttavia non mostra un solo indice contrario alla propagazione dell'anomalia di geopotenziali,anzi! Molto favorevoli ad una fase invernale eccezionale sull'europa sono (a nostro avviso) un'anomalia ENSO non troppo forzante,il riassetto verso est delle anomalie positive nelle SSTA atlantiche e l'enorme SNOW-COVER euro asiatico.
Ci apprestiamo dunque a vivere un evento straordinario dalla stratosfera fino ai nostri "piani" con l'europa centrale che da metà mese potrebbe precipitare in un freezer siberiano e la nostra Italia che difficilmente potrà rimanerne fuori.
Al momento risulta quasi impossibile stabilire con certezza quale sarà la futura evoluzione,i GM nonostante non mostrino ancora scenari gelidi non hanno ancora sfornato un run coerente con un altro,sintomo di grandissima incertezza.
Rimaniamo dunque ancorati alla nostra prima ipotesi,ovvero quella che prevede una prima fase continentale di gelo particolarmente intenso ad iniziare dal 12-15 gennaio,in seguito alla prima divisione dei lobi del vps la quale manterrà però un asse ancora favorevole ad un'ingerenza canadese.
 Questa prima fase porterebbe il gelo siberiano sul Mediterraneo,favorendo però le regioni del centro-sud e del versante adriatico. In un secondo momento la rapida rotazione dell'asse indotta dal possente anticiclone azzorriano stratosferico innescherà un'elevazione azzorriana in pieno atlantico e la circolazione si farà più meridiana,coinvolgendo maggiormente il centro nord con diffuse nevicate.
 Il lungo periodo freddo e a tratti gelido per l'europa dovrebbe proseguire almeno fino alla prima decade di febbraio,sebbene non sono da escludersi brevi pause "atlantiche" durante le quali l'aflusso di aria mite relegherà la neve solo in alcune zone del nord.

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