TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



lunedì 26 dicembre 2011

TANTA ALTA PRESSIONE FINO A GENNAIO,QUALCHE PIOGGIA AL NORD TRA 29 E 30











Innanzitutto cominciamo questo aggiornamento facendo gli auguri a tutti i lettori,auguriamo a tutti buone feste ed un anno nuovo che sia ancora più ricco di soddisfazioni rispetto a questo 2011 (soprattutto in ambito meteo!). E' giusto anche tracciare un bilancio di questo primo mese della stagione invernale 2011/2012,mese che salvo alcuni momenti divertenti limitati a piccole aree del paese e di breve durata,è trascorso esattamente come ci si poteva attendere se non peggio!

L'autunno 2011 infatti ha visto un vortice polare forte ed indisturbato complici anche una NINA al secondo episodio consecutivo,una ripresa dell'attività solare ed una QBO ancora in fase di passaggio.

Molti erano sciettici riguardo gli effetti deleteri dello strat-cooling avvenuto attorno al 20 novembre con superamento della soglia del NAM (> +1,5),purtroppo essi si sono mostrati in tutta la loro potenza.

Uno sguardo al grafico AO dimostra infatti un mese di dicembre che si chiuderà con una media di tale indice probabilmente vicina a quota +2,alla quale va aggiunta anche la seconda parte di novembre sempre caratterizzata da valori nettamente positivi. Entro almeno il 5-6 gennaio non si intravedono decisi cali con positività che verrà mantenuta fino ad almeno la prima decade di gennaio,allora saremo attorno ai 40-50 giorni di AO positiva indotta dal precondizonamento stratosferico,perfettamente in linea con la famosa e controversa (non per chis crive) regola di B&D che parla di 60 giorni (media).

Anche gli ultimi giorni dell'anno chiuderanno dunque su questa linea con alta pressione invadente sul Mediterraneo,salvo brevi tregue con affondi freddi subito deviate verso est dall'immediata ripresa dell'azzorriano. Fino al 28 dicembre non si avranno variazioni sul tema,alta pressione azzorriana ben presente su tutto il centro-nord con temperature massime in aumento soprattutto in montagna mentre le minime si terranno basse con estese gelate.

Al nord molte zone vivranno nuovamente il fenomeno delle nebbie le quali consentiranno anche alle massime di rimanere molto basse,ma si tratterà di una falsa sensazione di freddo,basterà infatti salire di 3-400m per capire che le termiche in quota saranno nettamente sopra-media.



Tra il 29 ed il 30 dicembre una temporanea e timida elevazione azzorriana permetterà la discesa di una perturbazione nord atlantica la quale scivolerà a nord delle alpi verso est,potremo anche assistere alla formazione di un minimo poco profondo sul tirreno in grado di portare debole precipitazioni al nord,soprattutto al nord-est e forse anche sulla toscana. Si tratterà comunque di piogge molto deboli con locali spolverate di neve sulle alpi centro-orientali oltre gli 800m. Già dalla giornata del 30 la pronta spanciata dell'alta pressione impedirà un aflusso diretto di correnti artiche fredde le quali scivoleranno lungo l'adriatico investendo soprattutto i balcani,le temperature caleranno comunque nettamente ma i fenomeni precipitativi interesseranno esclusivamente il centro sud. Dal primo giorno dell'anno il sole tornerà a splendere su tutta la penisola anche se ancora accompagnato da temperature frizzanti e leggermente sottomedia,nei primi giorni del 2012 però l'alta pressione azzorriana sembrerebb poter essere nuovamente protagonista riconquistando il mediterraneo,lasciando scoperta forse soltanto la fascia alpina. In caso di conferma le temperature tornerebbero a salire,soprattutto in montagna,mentre in pianura tornerebbero nebbie e gelate. La situazione appare potersi sbloccare attorno alla fine della prima decade di gennaio,quando una prima fase fredda anche se principalmente secca per il centro nord potrebbe interessare la penisola,ad oggi una fase ancora più fredda e stavolta anche nevosa è attesa per fine gennaio,essa potrebbe rappresentare un episodio veramanete rilevante per il mediterraneo,ma serviranno numerose conferme.

sabato 17 dicembre 2011

SORPRESE NEVOSE A BASSA QUOTA DA DOMANI A MARTEDì,DA VENERDì ALTA PRESSIONE!


Stiamo per vivere la fase più fredda di questo modesto peggioramento artico,un'irruzione che di certo non passerà alla storia ma che tuttavia potrebbe regalare qualche bianca sorpresa anche a quote molto basse pur senza imporre termiche troppo basse. Dopo l'ingresso di aria fredda di origine marittima nella giornata di ieri da domani i venti gireranno da nord-est determinando l'afflusso di aria ancora più fredda in particolare tra lunedì e martedì al centro-nord. Qualche giorno fa i modelli mostravno l'ipotesi di un minimo tirrenico per domani mentre progressivamente la configurazione è stata est-shiftata sotto la spinta dell'alta pressione delle azzorre impossibilitata ad erigersi troppo a nord a causa di un vortice polare troppo forte,come per altro era logico aspettarsi visto la situazione di NAM++.
Il minimo quindi sarà molto ampio e si formerà sull'Italia centrale permettendo nella giornata di domani delle nevicate a bassa quota sulle coste tirreniche ed adriatiche.
La neve a partire dal pomeriggio scenderà attorno ai 400m sull'estrema toscana meridionale e sul lazio,più giù sulla campania invece la quota neve si attesterà tra 600 ed 800m. Sul versante adriatico deboli nevicate potrebbero risalire fin verso l'emilia-romagna con quota neve in calo dai 500 fin verso i 300m.
Dalla serata aria più fredda determinerà ovunque un abbassamento ulteriore delle quote ma i fenomeni cesseranno a partire dalla toscana meridionale mentre deboli nevicate anche a 200m insisteranno sulle marche. Sul resto della penisola non si avranno fenomeni ma i cieli rimarranno coperti con venti freddi e temperature massime quasi ovunque al di sotto dei 10 gradi. Lunedì il maltempo insisterà su campania,calabria e sicilia per quanto riguarda il versante tirrenico con neve tra i 400 ed i 700m,sul lato adritico invece ancora deboli nevicate le marche e l'abruzzo con neve anche a quote molto basse ed in generale tra i 300 ed i 650m della puglia.In quota al centro nord entrerà l'isoterma di -5 ad 850hpa che sarà verosimilmente l'apice di questa breve ondata di maltempo.
Martedì potrebbe essere la giornata della grande sorpresa grazie ad un blando minimo tirrenico,la giornata dovrebbe iniziare serena con minime anche molto basse e gelate diffuse,dalla tarda mattinata però le nubi potrebbero coprire rapidamente i cieli di toscana umbria e lazio,deboli precipitazioni nevose potrebbero scendere sulla toscana centro-meridionale fin quasi al piano,così come sull'umbria mentre sul lazio la quota neve potrebbe attestarsi sui 3-400m.
Fondamentale sarà capire la giusta ubicazione del minimo e se esso verrà confermato,la situazione infatti appare ancora molto incerta,città toscane come arezzo e siena dovrebbero comunque vedere una lieve spolverata ma con qualche piccolo aggiustamento anche la toscana settentrionale potrebbe tornare in corsa seppur per precipitazioni molto deboli.
Mercoledì e giovedì trascorerrano invece all'insegna del bel tempo su gran parte d'italia,fatta eccezione per calabria e sicilia,con temperature minime ancora molto basse ma massime in deciso rialzo. Infine da venerdì tornerà a farci visita l'alta pressione con temperature che al suolo si terranno basse al centro nord grazie a nebbie e nubi basse mentre in quota aumenteranno su valori veramente notevoli per il periodo.
Questo clima mite in montagna e più freddo in pianura ci accompagnerà probabilmente fino alla fine dell'anno,ad oggi infatti è ipotizzabile un nuovo rinforzo del vortice polare con AO nuovamente alle stelle e tempo di stampo zonale fino almeno allìepifania.
Ovviamente sia la tendenza per martedì,sia quella a lungo termine saranno oggetto di eventuali modifiche nei prossimi giorni.

martedì 13 dicembre 2011

PRIMA PIOGGE ABBONDANTI E VENTI FORTISSIMI,POI NEVE A BASSA QUOTA!


Una fase estremamente dinamica sta per coinvolgere il nostro paese secondo quanto mostrato dai principali modelli in modo peraltro quasi inaspettato viste le basi di partenza. Non si sono infatti di certo esauriti gli effetti determinati dal superamento del NAM ed è probabile che dopo aver mostrato scenari "gelidi" sia ECMWF che GFS rivedano al rialzo l'indice AO determinando un rapido miglioramento delle condizioni meteo con ripresa dell'alta pressione o in alternativa una circolazione secondaria da est fredda con clima piuttosto secco ma senza freddo eccezionale.
Prima però di tornare con i piedi per terra ci attende un periodo piuttosto emozionante,una splendida parentesi invernale, che sebbene non dovrebbe durare troppo porterà sulla nostra pensiola molte condizioni metereologiche diverse in poche ore,alcune addirittura estreme! Si comincerà da domani quando coste tirreniche e nord est verranno nuovamente interressate da nubi intense e precipitazioni,andrà meglio al nord ovest ed al sud,il tutto con temperature piuttosto miti. Giovedì avremo un temporaneo miglioramento su gran parte della penisola ma si attiveranno forti venti occidentali,preludio della tempesta di vento che colpirà 24 ore più tardi. Le temperature si manterranno su valori superiori alle medie del periodo,soprattutto nei valori massimi.
Tra venerdì e sabato il maltempo si scatenerà sulla nostra penisola,una debole elevazione azzorriana permetterà alla depressione islandese di scivolare verso l'europa centrale mentre sul centro-nord le isobare si faranno strettissimi determinando una vera e propria tempesta di libeccio. Le coste tirreniche di toscana e liguria di levante verranno battutte da venti di libeccio che soffieranno ad oltre 70 km/h mentre alcune raffiche potranno raggiungere anche i 100km/h! Contemporaneamente le piogge insisteranno su tutto il settore tirrenico e su gran parte del centro-nord,particolarmente intense sulla toscana,dove nella notte tra venerdì si avranno vere e proprie tempeste con piogge localmente torrenziali e vento fortissimo.
L'aria fredda che seguirà la perturbazione determinerà nella mattinata di sabato un abbassamento della quota neve fin sui 700-800m,localmente anche più in basso sulla toscana settentrionale. Durante la giornata il sole tornerà rapidamente a splendere al nord ovest e le prime schiarite si faranno strada a partire dalla toscana mentre le piogge insisteranno sul versante adriatico. Domenica la situazione potrebbe nuovamente peggiorare,soprattutto in serata,quando aria più fredda dovrebbe gettarsi sul mar tirreno dalla valle del Rodano scavando un minimo molto profondo.
Tale evoluzione è ancora incerta ma anche grazie ad un mar mediterraneo particolarmente caldo potremmo assistere ad una ciclogenesi davvero intensa con piogge e venti di tempesta e neve che stavolta potrebbe scendere quasi al piano al nord e attorno ai 300m sulla toscana,localmente in pianura ma solo in brevissimi episodi. La nuova settimana dovrebbe poi iniziare con correnti fredde orientali e cieli sereni su tutto il centro-nord grazie ad una nuova espansione dell'alata pressione azzorriana. Tale tempo stabile anche se con minime molto rigide ed estese gelate potrebbe preseguire poi fin verso capodanno,ma di questo dovremo riparlare visto interessanti movimenti che si annunciano prossimi in stratosfera.

venerdì 9 dicembre 2011

VORTICE POLARE SCATENATO,PRIMA AUTUNNO POI FORSE UN ASSAGGIO INVERNALE


La soglia NAM di +1,5 è stata ampiamente superata ed il vortice polare sta sfogando tutta la sua furia figlia dell'input stratosferico causato dallo STRAT-COOLING verificatosi ad inizio terza decade di novembre. L'indice AO ha fatto registrare valori positivi che hanno sfiorato i record storici e si manterrà su valori al di sopra dello zero ancora per almeno 6-7 giorni prima di una probabile breve e poco incisiva pausa. Tuttavia sulla nostra penisola ed in particolare al centro-nord e lungo i versanti tirrenici il sole si farà vedere raramente nei prossimi 10 giorni proprio a causa delle tese correnti zonali che faranno affluire sul tirreno settentrionale miti ed umidi venti oceanici,in attesa di un possibile intervallo con aria più fredda dopo metà mese. Nei prossimi giorni ci appresteremo a vivere un tempo dal tipico stampo autunnale con cieli quasi sempre coperti e piogge intermittenti mai troppo intense,le temperature caleranno nei valori massimi che in questi giorni sono stati veramente elevatissimi per il periodo (ieri oltre 17 gradi a Firenze!) mentre risulteranno ampiamente sopra le medie in quelli minimi.
La neve cadrà sulle alpi sopra i 1000-1200m ma si tratterà di fenomeni deboli ed isolati e principalmente localizzati sui settori nord orientali,mentre precipitazioni più abbondanti si avranno lungo l'appennino dove però la quota neve salirà a non meno di 1500m.
SABATO 10: tese correnti sud occidentali porteranno nuvole basse su tutta la penisola mentre le piogge saranno deboli e concentrate su Liguria,Toscana,Triveneto e centro-sud tirrenico con temperature ancora sopra alle medie.
DOMENICA 11: la situazione cambierà veramente di poco,probabilmente si avrà un'intensificazione delle precipitazioni ma le zone interessate rimarrano più o meno le stesse con un fitto tappeto di nubi a ricoprire tutta la penisola e con temperature stazionarie.
LUNEDì 12: le correnti umide occidentali verranno stavolta sostituite da un minimo organizzato che si porterà verso il tirreno settentrionale determinando un marcato peggioramento,le piogge si faranno moderate/forti in particolare su tutto il settore tirrenico,con maltempo più accentuato su alta toscana,lazio e campania. Al nord soltanto i settori occidentali verranno risparmiati mentre precipitazioni più intense sono attese sui settori nord orientali,al sud invece tornerà a far capolino il sole in attesa che il peggioramento si estenda anche in queste zone. Le temperature saranno stazionarie con neve sulle Alpi orientali oltre i 1000m e sull'appennino centro-settentrionale oltre i 1500.
Tra martedì 13 e mercoledì 14 ci si attende una momentanea espansione verso est dell'alta pressione in grado di riportare il sole su gran parte della penisola,ad eccezione del centro nord ed in particolare dei settori tirrenici,dove correnti più umide occidentali saranno ancora libere di determinare una certa variabilità con cieli spesso coperti e piogge deboli ed intermittenti alternate a schiarite brevi,temperature sempre stazionarie.
A partire da giovedì 15 i modelli propongono già da qualche run il passaggio in serie di due ondulazioni atlantiche che sembrerebbero in grado,complice una transitoria debole elevazione azzorriana,di far affluire aria più fredda sul mediterraneo determinando una ciclogenesi di tipico stampo invernale. Fosse confermata questa eccezione avremmo un ulteriore peggioramento del tempo che coinvolgerebbe soprattutto il nord e la toscana con stavolta neve a quote attorno ai 700-800m al nord e ai 1000m sull'appennino,si tratterebbe del primo passaggio freddo stagionale seppure di modeste proporzioni. Se questa ipotesi fosse confermata partendo dal fatto che il vortice polare non dovrebbe al momento rallentare la sua folle corsa,potremmo ipotizzare il piegamento verso est dell'alta pressione azzorriana con aflusso di aria più fredda dai balcani attorno al 20-22 dicembre con freddo che finalmente comincerebbe a farsi sentire ma con fenomeni isolati al centro-sud adriatico. Questa sarebbe proprio l'ipotesi di retrogressione bassa che avevamo descritto in precedenza,tuttavia serviranno numerosi aggiornamenti in tal senso,vista acnhe la situazione in stratosfera.

sabato 3 dicembre 2011

PIOGGE ANCHE DOMANI E LUNEDI',POI MIGLIORA.UN PO' DI FREDDO NEL PROSSIMO WEEK END?


Tralasciando un attimo i complessi ragionamenti riguardanti la stratosfera e le previsioni a lungo o lunghissimo termine proviamo a fare il punto della situazione. Il vortice polare come detto più volte risulta essere in un momento di grande forma,lo testimonia il fatto che l'indice AO in questi giorni si porterà oltre il valore ragguardevole di +4,mentre alcuni spaghi mostrano una sua possibile ulteriore risalita fino a valori da record. In queste ore e nei prossimi due giorni una possente depressione insisterà sulla scandinavia e l'europa centro-settentrionale con aria fredda che si addosserà alle alpi. Sulla nostra penisola le correnti occidentali umide che si innescheranno porteranno piogge anche moderate al centro nord,in particolare sulla toscana nella giornata di domani con temperature stabilmente al di sopra delle medie.
Lunedì aria più fredda determinerà un ulteriore peggioramento,soprattutto nelle prime ore della giornata con le piogge più intense che insisteranno ancora una volta sull'alta toscana ma che si estenderanno su tutto il settore tirrenico fin verso la calabria.Sulle restanti zone della penisola avremo cieli poco nuvolosi al nord-ovest e cieli coperti su tutte le altre aree,con deboli pioviggini e temperature ancora sopra alle medie.
Martedì e mercoledì dovremmo assistere ad una rapida e probabilmente non molto duratura espansione dell'alta pressione da ovest,questa riporterà il sole su gran parte del paese e le temperature minime ne risentiranno scendendo su valori prossimi allo zero con le solite nebbie che interesseranno gran parte del centro-nord,le massime caleranno sensibilmente ma si manterranno sempre di poco sopra le medie.
Da venerdì pare aprirsi un periodo all'insegna della più totale incertezza,i principali modelli nei giorni scorsi hanno infatti avanzato le più disparate ipotesi,quello che appare più probabile è un decentramento del VPS ben visibile alla quota dei 10hpa che potrebbe determinare un breve calo dell'indice AO in troposfera.
L'alta pressione azzorriana potrebbe quindi erigersi verso nord in pieno atlantico determinando la discesa di una possente saccatura artica sull'europa centro orientale. Il pronto rinforzo del vortice polare (nuovo picco positivo dell'indice AO++) dovrebbe piegare verso est l'alta pressione azzorriana determinando l'afflusso di aria fredda verso la nostra penisola,con venti forti e temperature in crollo ma in un contesto di tempo prevalentemente soleggiato,fatta eccezione per il centro-sud versante adriatico dove la neve potrebbe scendere anche a basse quote.
Tale evoluzione potrebbere essere inquadrata tra venerdì e lunedì e sfociare poi attorno a metà mese in una classica configurazione di SCAND+,ovvero un'area di bassa pressione centrata sulla scandinavia che permetterebbe l'attivarsi di una debole circolazione secondaria in grado di tenere l'Italia sotto l'afflusso di fresche (o fredde) correnti orientali ma senza precipitazioni.
Tale evoluzione andrà però confermata visto che non vi è ancora accordo tra i principali modelli con ad esempio il prestigioso ECMWF più propenso al susseguirsi di deboli perturbazioni atlantiche piuttosto che ad una fase fredda per correnti da est.

lunedì 28 novembre 2011

STRAT-COOLING AVVENUTO,ED ORA? NEVE SULLE ALPI NON PRIMA DEL 5 DICEMBRE?


Ci eravamo lasciati con il grande dubbio di un possibile anomalo strat-cooling in corso con concreta possibilità di superamento della soglia NAM di +1,5,ebbene alla luce degli ultimi aggiornamenti possiamo dire che tale previsione si è rivelata esatta. La troposfera non è riuscita ad opporre alcuna resistenza al fisiologico raffreddamento del vortice polare stratosferico,permettendone la chiusura e l'approfondimento,nella fascia che va dai 50 ai 10hpa si registrano temperature a fondo scala e la situazione non sembra possa migliorare a breve. Proprio alla quota di 10hpa anzi le carte mostrano un ulteriore rafforzamento del VPS che potrebbe indurre a pensare ad una sorta di "automantenimento" oltre soglia del NAM il quale farebbe inesorabilmnente slittare in avanti il conto alla rovescia dei canonici 60 giorni.
Ci aspetta quindi un lungo periodo di AO++ durante il quel si potranno avere timide occasioni per una minor positività di tale indice e di conseguenza qualche giornata di tregua dell'alta pressione sul mediterraneo.
Non possiamo essere matematicamente certi che i prossimi due mesi saranno caratterizzati soltanto da anticiclone delle azzorre con nebbie e minime negative ma massime sopra le medie e precipitazioni scarse,quello che è certo è che tale figura barica ci farà compagnia molto spesso almeno fino a fine anno.
Rircodiamo infatti che eventuali colpi di scena con un vero e proprio ribaltamento della situazione non possono essere esclusi ma diventano poco probabili almeno nei prossimi 20-30 giorni. Il superamento della soglia del NAM rappresenta un evento mai verificatosi in 60 anni di reanalisi così in anticipo,questo però non induce a pensare ad oggi che i suoi effetti saranno attenuati. Ma allora cosa potrebbe aspettarci da qui a fine anno?
Solitamente in condizioni di AO++ il vortice polare gira molto compatto e l'alta pressione delle azzorre risulta continuamente spalmata lungo i paralleli ed in particolare sul mediterraneo. Le saccature atlantiche non riescono a sfondare e vanno incontro a due possibili evoluzioni: o un cut off occidentale con goccia fredda in isolamento tra africa e spagna e miti correnti di scirocco sulla nostra penisola,oppure velocissimi passaggi con rapida ciclogenesi tirrenica ma aria freddo che difficilmente valica le alpi.
In questo secondo caso potremmo assistere a piogge al centro nord e nevicate sulle alpi a quote normali per il periodo ma con quantitativi ridotti a causa della scarsa durata del peggioramento. Le cose andrebbero meglio al centro sud con piogge più insistenti e aria fredda in ingresso a seguito del passaggio perturbato.
Esiste in realtà una terza ipotesi in regimi di AO++ ovvero l'instaurazione di una circolazione secondaria che porti aria più fredda dai balcani verso l'Italia,in questo caso si attivano secchi e freddi venti di tramontana che possono comunque regalare qualche soddisfazione al centro-sud ma sempre con episodi modesti e rapidi.
ECMWF stasera ci mostra un'evoluzione da manuale,si inizia con HP,si prosegue con il cut-off occidentale e si finisce con il rapido passaggio perturbato che scivola subito verso est con aria fredda in ingresso a fine precipitazioni e con centro-sud maggiormente coinvolto. Mancherebbe soltanto la retrogressione bassa da circolazione secondaria per avere un quadro esemplificativo di ciò che significa subire gli effetti di uno SC.
Diamo adesso uno sguardo alle condizioni meteo dei prossimi giorni: fino a venerdì su gran parte del centro nord si alterneranno sole,nebbie e nubi sterili soprattutto sui versanti occidentali,le minime scenderanno fin verso lo zero nelle zone con cieli sereni o nebbie mentre altrove si manterranno sopra ai 5-6 gradi. Le massime invece risulteranno ben superiori alle medie del periodo e qualche goccia potrebbe cadere qua e la sulla toscana e sulla liguria,al centro sud invece avremo cieli sereni.
Da venerdì secondo il modello inglese si attiverebbero correnti di scirocco in grado di portare piogge consistenti al nord ovest ed alta toscana e cieli coperti sul resto del centro nord, Sabato anche nord est,lazio e sicilia potrebbero essere bagnate da qualche debole pioggia,sempre in un contesto di temperature sopra la media del periodo.
Un peggioramento in grado di portare la prima neve sulle alpi non sembra essere atteso prima di lunedì con un rapido passaggio perturbato,ma dato il contesto non ce la sentiamo di confermarlo al momento,serviranno ulteriori aggiornamenti.
La domanda a questo punto è: quando ne usciremo? La risposta è molto difficile ma in questo momento proviamo a ragionare per gradi:
1) almeno 20 giorni con AO++ con prevalente HP o affondi che evolveranno come descritto sopra
2) nel periodo 15-20 dicembre possibile una circolazione secondaria con più freddo ovunque ma fenomeni soltanto al centro sud
3) periodo 20 dicembre-15 gennaio con alta pressione e temperature nettamente sopramedia.
La vera svolta potrebbe dunque arrivare non prima della terza decade di gennaio stando ai dati attuali,ma la situazione è estremamente delicata e bisognerà procedere passo dopo passo per verificare i tre punti sopra citati.

martedì 22 novembre 2011

ANCORA UN PO' DI MALTEMPO AL SUD E ADRIATICO CON VENTI FORTI,POI TORNA L'HP E LA NEBBIA


Inutile girarci intorno,le sorti della prima parte dell'inverno mediterraneo sono a rischio a causa di un anomalo raffreddamento del vortice polare lungo tutta la colonna. Sappiamo infatti che un eccessivo rafforzamento del vortice polare stratosferico è in grado di trasmettersi anche più in basso fino alla troposfera dove può determinare lunghi periodi di AO positiva (mediamente 60 giorni). Si parla molto in questi giorni della soglia NAM positiva,ovvero il valore di +1,5 di questo indice (che rappresenta grossolanamente l'indice AO su tutta la colonna del vp) che se superato darebbe luogo ad una lunga fase caratterizzata da un vortice polare compatto ed inattaccabile in troposfera. Tale soglia non è al momento ancora stata sfondata,ma le uscite dei due principali modelli non sono rassicuranti in tal senso e viaggeremo vicinissimi a tale soglia nei prossimi giorni,un ulteriore piccolo rafforzo del vps ed ecco che il NAM salirebbe oltre +1,5.
Ecco quindi che tutte le previsioni stagionali fatte nei mesi precedenti devono essere riviste a causa di un anomalo se non unico raffreddamento stratosferico dovuto alla mancanza di forcing troposferici,situazione assolutamente non ipotizzabile con l'assetto delle teleconnessioni di partenza.
Ma adesso cosa succederà? Difficili fare ipotesi a lungo raggio perchè troppe sono le incognite: si sfonderà la soglia?se si il periodo di AO++ durerà veramente 60 giorni?se la soglia non verrà superata rimarremo al limite fino ad un nuovo rafforzamento (magari verso fine dicembre) che la farà sfondare in ritardo oppure si innescherà un'anomalia contraria? Tutte domande a cui la stratosfera risponderà in tempi presumibilmente brevi visto che la situazione è molto critica e nel giro di pochi giorni qualcosa dovrà accadere o in un senso o nell'altro.
Per il momento avremo condizioni tipiche di AO++ con prevalenza di alta pressione sul mediterraneo con temperature minime vicine allo zero e grandi nebbie al centro-nord. E' possibile che per i primi giorni di dicembre si inneschi un debole tentativo di elevazione azzorriana subito respinto da un vortice polare inscalfibile. Tale tentativo potrebbe comunque strappare un cut-off nord atlantico con aria fredda comunque confinata a nord delle alpi ma in grado di portare un veloce passaggio perturbato al centro-nord e un po' di neve sulle montagne alpine ed appenniniche.
Nei prossimi giorni avremo quindi ancora maltempo al centro sud e lungo l'adriatico per forti venti di scirocco attivati dalla perturbazione mediterranea,venti che al centro-nord gireranno da tramontana impedendo così anche un eccessivo calo delle minime. Tra giovedì e venerdì l'alta pressione azzorriana verrà spalmata verso est lungo i paralleli dal rafforzo del vortice polare ed abbraccerà così anche il mediterraneo ed il nostro paese riportando le temperature minime verso lo zero ma dando via libera a nebbie molto persistenti. Dove la nebbia non oscurerà il sole le temperature massime saliranno su valori al di sopra delle medie mentre di precipitazioni,sia piovose che nevose,non si avrà notizia.
Come accenato saranno possibili alcuni cut-off atlantici per fine mese con concreto rischio però di sprofondamento verso sud e quindi di venti di scirocco e precipitazioni relegate ancora sulle isole. I primi di dicembre potrebbero vedere un'ondulazione più convinta,il massimo che si possa ottenere in queste condizioni,con finalmente l'arrivo della neve sulle alpi ed appennini,un cambiamento però destinato a non durare e spazzato via nuovamente dall'alta pressione.
Per gli amanti di freddo e neve dunque sembra prospettarsi un periodo piuttosto monotono,se cose non dovessero cambiare in stratosfera difficilmente il pattern di AO muterebbe entro metà mese con hp prevalente dunque anche nelle prime due decadi di dicembre.
Come detto però converrà seguire gli aggiornamenti soprattutto riguardo la soglia NAM,tempo massimo 10 giorni e potremo nuovamente stilare delle previsioni stagionali attendibili.

lunedì 14 novembre 2011

UNA SETTIMANA DI BEL TEMPO SU GRAN PARTE D'ITALIA,GRANDI PREPARATIVI IN SIBERIA!


L'alta pressione europea regna incontrastata sul mediterraneo e su gran parte dell'europa centrale e lo farà ancora per una settimana determinando le classiche condizioni di bel tempo di stampo "autunnale". Avremo quindi temperature in deciso calo subito dopo il tramonto del sole con minime che al centro nord scenderanno a sfiorare,ed in qualche caso superare,gli zero gradi. Le ore più fredde saranno come sempre avviene in questo periodo accompagnate da nebbie molto fitte soprattutto in pianura padana ma anche nelle zone interne della toscana,nebbie che si intensificheranno verso fine settimana. Le massime viceversa si porteranno su valori ancora leggermente superiori alla norma rendendo evidente una forte escursione termica. Le due isole maggiori saranno le uniche zone d'Italia ad essere interessate da nubi e qualche rovescio per l'azione congiunta di due sistemi perturbati,uno alimentato da aria fredda sulla grecia e l'altro umido atlantico che limiteranno i loro effetti su queste due regioni in quanto non in grado di entrare in modo più deciso sul mediterraneo causa blocco alto-pressorio.
Dal week end le cose cambieranno in modo graduale e si andranno a creare condizioni favorevoli al primo ingresso freddo sul mediterraneo e alla prima neve a quote interessanti al nord come avevamo ipotizzato nel precedente post.
Anche nei prossimi 7 giorni infatti l'anticiclone di blocco europeo sbarrerà la strada alle umide e miti correnti occidentali consentendo un poderoso raffreddamento sull'aria centrale siberiana. Sulla siberia la neve caduta e quella che cadrà congelerà al suolo in presenza di termiche ad 850hpa attorno ai -12/-15 determinando la formazione di una estesa alta pressione che nei giorni andrà via via acquisendo una sempre maggiore componente termica.
L'anticiclone russo-siberiano dunque dovrebbe frenare l'avanzata di un vortice polare che accelererà comunque nei prossimi 10 giorni,il braccio di ferro che si verrà a creare determinerà verosimilmente un incontro di masse d'aria molto diverse,gelide da est e umide da ovest.
Proprio l'eccessivo rinforzo del vortice polare eviterà probabilmente un evento eccezionale sull'europa orientale che comunque dalla prossima settimana dovrà fare i conti con una prima fase molto fredda proprio per l'espansione dell'hp siberiano verso ovest il quale dovrebbe essere in grado di pilotare aria fredda (seppur senza termiche esagerate) fin sul mediterraneo dove la porta atlantica rimarrà socchiusa (in accordo con quella che dovrebbe essere anche l'evoluzione MJO).
Ciò potrebbe comportare l'innesco di una ciclogenesi alimentata da aria più fredda capace di portare neve a quote molto basse sull'appennino e perfino in pianura (ipotesi che necessiterà di numerose conferme) al nord,in particolare sui settori occidentali,tra il 20 ed il 25 come precedentemente annunciato.
Questa fase tuttavia dovrebbe concludersi senza ondate di gelo eccezionali stante un vp ancora molto in forma anche se bisognerà valutare tra 6-7 giorni il reale stato di forma dell'anticiclone russo che in caso di ulteriore rafforzamento potrebbe anche condurre i giochi nella prima parte di dicembre.
Cosa succederà dopo? Iniziamo con il dire che gran parte delle ipotesi fatte sui principali indici si sta rivelando esatta,la NINA fatica a sfondare quota -1 e si mantiene EST,l'AP index rimane su valori bassissimi (ricordiamo a tal proposito il lavoro di Giuliacci che correla un Ap index molto basso ad una NAO mediamente negativa in inverno) e la QBO è già negativa a 30hpa ed in fase di viraggio ai 50hpa. Se a questo aggiungiamo che le SSTA atlantiche sono andate incontro ad una ridisposizione verso un assetto più da NAO- che da NAO+ possiamo concludere che l'impianto di TLC risulta ampiamente confermato e che dunque la previsione di un inverno molto rigido soprattutto nel periodo 15 dicembre-15 gennaio su gran parte dell'europa centrale e del mediterraneo continua ad essere la più probabile. Il calo degli indici AO e NAO è dunque databile attorno alla fine della prima decade di dicembre con l'unica grande incognita della stratosfera la quale al momento si sta comportando in modo impeccabile,ma che sappiamo essere piuttosto volubile.

mercoledì 9 novembre 2011

DOPO L'ALTA PRESSIONE ARRIVERA' IL PRIMO FREDDO DA EST?


Il maltempo abbandona finalmente il centro-nord e si concentra all'estremo sud con forti temporali e locali nubifragi,su queste zone insisterà anche nei prossimi giorni seppur parzialmente attenuato,la ferita barica infatti verrà riapprofondita in settimana da refoli freddi provenienti dalla grecia.Su tutto il centro-nord si espanderà invece nuovamente la protagonista degli ultimi tre mesi,un'alta pressione europea regina incontrastata della ultima fase estiva e di gran parte di questo autunno il cui dominio è stato scalfito raramente è sempre e solo sul fianco occidentale. Tornerà quindi il sole su gran parte d'Italia accompagnato però da altri due fenomeni: il primo saranno le nebbie che vanno a braccetto con l'alta pressione durante i mesi autunnali ed invernali su tutto il centro-nord,il secondo sarà invece un calo delle temperature minime che al mattino si avvicineranno ai 3-4 gradi dandoci maggiormente l'impressione di essere entrati nella seconda decade di novembre. Le giornate saranno anche caratterizzate da una forte escursione termica con temperature massime ancora abbastanza alte seppur in calo e minime come detto vicine allo zero.
Tra venerdì e lunedì una serie di affondi di aria fredda ad est permetteranno l'ingresso sull'italia di termiche più basse accompagnate da venti da nord che tuttavia non saranno in grado di determinare un calo deciso delle temperature. Per almeno una settimana quindi (ma dai modelli potremmo anche azzardare una durata più lunga attorno a 10-12 giorni) al centro nord il tempo risulterà fresco e nebbioso al mattino soleggiato e mite durante il giorno con piogge e nubi che saranno soltanto un ricordo.
A livello emisferico nel frattempo i giochi si sposteranno sulla siberia occidentale dove si avranno ripetute discese di aria fredda grazie proprio all'azione di blocco dell'alta europea,tale evoluzione tenderà a raffreddare ulterioremente queste zone determinando probabilmente la formazione di una zona di alta pressione ibrida con componente termica.
Tale alta pressione potrebbe attorno al 20 novembre diventare la nuova protagonista sullo scacchiere europeo espandendosi verso ovest e detrminando una ripresa dei geopotenziali dall'islanda verso est,aiutata anche dalla disposizione delle anomalie oceaniche.
Le depressioni atlantiche quindi farebbero ulteriore fatica a sfondare verso est mentre aria via via più fredda potrebbe coinvolgere il mediterraneo interessando principlamente in settori orientali della nostra penisola. E' probabile attorno al 20-25 anche una confluenza mediterranea tra aria più umida atlantica e aria fredda da est che potrebbe portare le prime nevicate a bassa quota al nord e sulle alpi.
per quanto riguarda l'evoluzione extra-long ovvero la prima parte invernale non sembrano essere presenti cambiamenti sullo scacchiere emisferico tali da dover rivedere la previsione di prima parte invernale all'insegna di una grossa crisi del vortice polare con europa centrale nella morsa del gelo nella seconda metà,ed in particolare negli ultimi giorni, del mese di dicembre. Se è vero infatti che al momento il vortice polare gira abbastanza forte e che lo farà per un'altra decina di giorni,ci attendiamo un forcing pacifico capace di metterlo in seria crisi con primi proiettili freddi ad iniziare dall'europa dell'est tra fine novembre e primi giorni di dicembre.
Concludiamo l'aggiornamento con un occhio alla stratosfera dove è in corso un precondizionamento abbastanza lineare,il vps infatti gira chiuso e forte seppur non si possano apprezzare anomali raffreddamenti,anzi l'anomalia maggiore è principalmente di matrice troposferica anche se in grado di condizionare nei prossimi 10 giorni anche l'alta stratosfera. Quello che ci attendiamo è che non appena l'AO dovesse calare a seguito di una crisi del vp (databile come detto attorno al 20-25 novembre) il precondizionamento spianerebbe la strada ad un forte disturbo anche al vortice polare stratosferico con innesco di un warming avente aspirazione di CW. Sappiamo che i primi 20-25 giorni di novembre sono spesso determinanti per le speranze invernali,dovremo quindi procedere passo dopo passo per verificare se le nostre intuizioni si riveleranno corrette o infelici,oltretutto altri due attori (NINA che al momento non sembra voler sferrare un assalto e AP index ancora molto basso) seppur momentaneamente addormentati rimangono pronti a dire la loro!

sabato 5 novembre 2011

MALTEMPO: L'ITALIA E' IN GUERRA!


Sono ore difficilissime per gran parte del Nord-ovest come era stato ampiamente previsto con molti giorni di anticipo. L'affondo molto meridionale della saccatura atlantica ed il blocco alto pressorio ad est hanno prontamente attivato furiose correnti di scirocco,la benzina fondamentale per avere precipitazioni da record in quanto in grado di trasportare calore ed umidità capaci di alimentare temporali autorigeneranti.
Dopo la tragedia di Genova la tempesta non è passata,anzi,il peggio per il Nord-ovest ed in particolare per piemonte,liguria e val d'aosta sta arrivando in queste ore con precipitazioni monsoniche che insisteranno su un'area vastissima fino ad almeno domenica sera. Difficile pensare ad un lieto fine,una pericolossissima piena del po sembra ormai scontata così come nuove scene simili a quelle viste a genova ieri.
Ma il maltempo a differenza di quanto si era pensato in un primo momento è pronto a spiazzare tutti colpendo duramente anche in altre zone,su una fascia di territorio enorme,il che deve destare massima allerta. Il mulinello perturbato tenderà nelle prime ore di domenica a spostarsi verso est detrminando un lieve cambio nella disposizione dei venti,l'aria calda ed umida che ha saturato i bassi strati in queste 48 ore di scirocco innescherà la formazione di nubi a sviluppo verticale sul mare a ridosso delle coste.
Furiosi temporali si attiveranno su quella che ad oggi pare un'estensione enorme con un fronte temporalesco che collegherà le coste del Lazio fino alla liguria. I fenomeni più violenti faticheranno a raggiungere l'interno,tuttavia non si può escludere l'interessamento anche della piana toscana per autorigeneranti in formazione a largo della versilia.
Le zone più colpite saranno le coste laziali settentrionali,la toscana meridionale e la liguria nel versante occidentale. Anche la versilia potrebbe vedere come detto fenomeni particolarmente intensi,il fronte si sposterà verso est durante la giornata portando rovesci localmente anche molto forti verso l'appennino e perdendo via via parte della sua furia. La pericolosità di questa nuova sferzata sarà collegata a quanta energia i sistemi temporaleschi riusciranno a conservare nella loro avanzata verso l'interno.
Riassumendo quindi le zone che verranno messe più a dura prova nelle prossime ore saranno sicuramente piemonte e liguria,in queste regioni ci auguriamo che i recenti tragici avvenimenti spingano gli abitanti a mettersi al sicuro indipendentemente da ciò che le autorità riferiranno. Toscana e Lazio potrebbero trovarsi a fare i conti con temporali anche estremi,perlopiù localizzati al largo e sulle zone costiere domani mattina mentre nel pomeriggio i fenomeni si sposteranno verso l'interno e non è possibile escludere episodi anche violenti sulle pianure della toscana.
Le piogge non sembrano intenzionate a lasciare la nostra penisola fino ad almeno metà della prossima settimana,il tutto mentre GFS propone addirittura per mercoledì la formazione di un TLC,un piccolo uragano extratropicale tra spagna e sardegna in lento movimento verso est.Spesso previsioni di questo tipo vengono poi addolcite con le uscite seguenti,tuttavia bisognerà monitorare attentamente l'evolversi della situazione.

lunedì 31 ottobre 2011

RISCHIO DISASTRO ALLUVIONALE AL NORD OVEST CONFERMATO O RITRATTATO?


I principali modelli quali GFS,ECMWF e UKMO fino a ieri mattina erano concordi nel mostrare uno scenario che lasciava spazio a pochi dubbi,un affondo atlantico sulla spagna in lentissima traslazione verso est bloccato da una possente figura alto-pressoria sui balcani. Questa è la tipica configurazione che senza troppe incertezze determina eventi drammatici sul nord-ovest italiano a causa delle intensità e della persistenza delle piogge innescate dalle intense correnti sciroccali pescate molto a sud dalla depressione spagnola. Ad aggravare il quadro ci si mettono pure le anomalie positive delle acque ad ovest di spagna e portogallo in grado di fornire maggior energia alla struttura depressionaria. Altre zone vulnerabili a questi eventi sciroccali sono liguria ed alta toscana che si troverebbero senza difese visto la devastazione già subita nei giorni scorsi.
Non possiamo nascondere tuttavia che nelle ultime emissioni modellistiche qualcosa è cambiato,l'affondo è stato parzialmente ritrattato in particolare nella sua evoluzione verso est con conseguente diminuzione delle zone ad alto rischio che tenderebbero a concentrarsi più sul Piemonte. Regna comunque grande confusione,ECMWF ad esempio dopo il run seral di ieri in cui vedeva addirittura una risalita tropicale sulla nostra penisola oggi propone un deciso ingresso sul tirreno con maggior coinvolgimento nei giorni successivi della toscana e del settore tirrenico.
Al momento quindi l'ipotesi più probabile è che il miglioramento intravisto dai modelli negli ultimissimi run sia purtroppo un classico aggiustamento di tiro tipico dell'avvicinarsi dell'evento e che nei prossimi giorni si tornerà alla drammatica situazione prevista fino a ieri.
L'aggiornamento costante delle previsioni sarà dunque fondamentale visto che il rischio per le popolazioni di liguria piemonte e parte della lombardia (oltre che per l'alta toscana) è concreto stante anche il fatto che il muro alto pressorio ad est non sembra voglia cedere di un metro.
ECMWF come già detto propone maltempo di stampo atlantico ad oltranza con una depressione mediterranea in approfondimento ed un vortice polare in rafforzamento e centrato sul polo nord. Ecco dunque che interverrebbe il primo intoppo all'evoluzione prevista qualche giorno fa che ipotizzava un progressivo raffreddamento per venti da est sul mediterraneo ed una prima concreta crisi del vortice polare attorno a metà novembre.
Passato questo peggioramento che deve focalizzare gran parte delle nostre attenzioni vista la sua pericolosità torneremo quindi a discutere del lungo termine con due importanti fattori da tenere sotto osservazione: il profilo verticale delle anomalie di geopotenziali che potrebbero vedere un importante rafforzo del VPS,la formazione di una vasta zona di alta pressione siberiana indotta da un massiccio raffreddamento di quelle zone in partenza nei prossimi giorni. Nonostante infatti le ipotesi di un vortice polare molto forte in alta stratosfera (tutt'altro che un male in questa stagione,anzi,ciò potrebbe indurre un precondizionamento con indebolimento a partire da fine novembre) in troposfera le carte potrebbero rapidamente cambiare nel lungo termine,influenzate dalla nascita del gelido anticiclone siberiano.

mercoledì 26 ottobre 2011

POSSIBILI NUBIFRAGI AL SUD,POI UN PERIODO DI RELATIVA CALMA



I nubifragi lampo che erano stati previsti con largo anticipo su liguria e toscana sono una classica conseguenza innescata da questo tipo di configurazioni,quando infatti si attivano questo tipo di correnti sciroccali e si ha lo scontro tra masse d'aria con caratteristiche diverse si generano temporali autorigeneranti che hanno la violenza di un temporale estivo sommata alla persistenza di una lunga pioggia autunnale. Difficile capire il motivo per cui stavolta l'evento sia stato così eccezionale,i principali responsabili potrebbero essere il muro anticiclonico ad est che ha rallentato l'evoluzione della configurazione,le forti anomalie atlantiche positive a ridosso delle coste europee che potrebbero aver fornito ulteriore energia al sistema atlantico in affondo sul mediterraneo ed ovviamente il suolo reso arido da un periodo di piogge inesistenti.
Il peggioramento sta in queste ore interessando il centro sud e già da domani le piogge tenderanno ad isolarsi su puglia e calabria anche se su gran parte della penisola le nuvole la faranno da padrone. Venerdì e sabato tornerà il sole ovunque anche se al centro nord compariranno le nebbie,in alcuni casi anche molto fitte,che nasconderanno il sole contribuendo a creare una tipica atmosfera autunnale. Le temperature tuttavia si manterranno nella media se non addirittura superiori.
Domenica e lunedì la situazione non cambierà al nord con nebbie e temperature minime in calo mentre le massime dovrebbero essere in grado di portarsi su valori abbastanza alti. Al centro invece troveremo qualche nuvola in più anche se con fenomeni pressochè assenti,nuvole che rappresenterranno la parte avanzata di un intenso sistema perturbato generato da una goccia fredda in quota che scorrerà verso est coinvolgendo prima la sardegna poi sicilia e calabria.
Così come quella di ieri era una tipica configurazione da "bombe d'acqua" per liguria ed alta toscana,quella che pare potersi creare tra domenica e lunedì lo sarebbe per il sud,in particolare per la sicilia. Gocce fredde di questo tipo in genere scatenano forti temporali e sono molto lente nella loro evoluzione,ecco perchè la situazione andrà attentamente monitorata.
Nei primissimi giorni di novembre il maltempo dovrebbe calmarsi anche al sud,tutta la penisola potrebbe quindi vivere qualche giorno di calma con sole (salvo le tipiche nebbie al nord ) e temperature nelle medie.
Già verso la fine della prossima settimana però un vortice polare in grande forma dovrebbe essere in grado di aprirsi la strada verso il mediterraneo con una serie di perturbazioni in grado di colpire soprattutto il centro-nord con piogge abbondanti e temperature in rapido calo. Sebbene vi sia ancora molta incertezza l'evoluzione dovrebbe poi prevedere (come già avevamo accennato da tempo) una chiusura con apporto di aria fredda continentale da est con primi fenomeni nevosi su appennino e lungo le adriatiche anche a quote medie.
Questo potrebbe infatti essere il momento per un deciso cambio di pattern con un vortice polare che dopo un momentaneo rinforzo troverebbe serie difficoltà sia per i soliti fattori presenti negli ultimi anni (AMO+,DEFICIT GHIACCI,Ap flux ancora basso etc..) sia per l'ingresso in scena dell'anticiclone aleutinico in grado di determinare una decisa ondulazione del getto sugli USA.
Potremmo quindi aspettarci attorno a metà mese di novembre le prime elevazioni azzorriane con conseguenti discese anche molto fredde prima sull'europa dell'est e a seguire su GB,Francia e quindi Italia,antipasto di un dicembre scoppiettante!

mercoledì 19 ottobre 2011

FINO A FINE MESE GRANDI PIOGGE AL CENTRO-NORD,POI POSSIBILE FASE ANCHE MOLTO FREDDA I PRIMI DI NOVEMBRE


Si comincia con il vero autunno! Dopo un mese di settembre siccitoso e caldissimo ed una prima metà di ottobre sulla stessa linea ecco arrivare il cambiamento tanto invocato ed atteso,cambiamento che in realtà come avevamo annunciato sarà lento e progressivo in quanto vedrà la modifica delle SSTA atlantiche e della circolazione atmosferica su est pacifico,cambiamenti che non possono verificarsi nell'arco di pochi giorni. Passeremo molto probabilmente dai lamenti per la mancanza di piogge ed il caldo fuori stagione agli allarmi (in qualche caso addirittura giustificati) per le incessanti piogge,soprattutto sui settori di nord ovest in un contesto termico nettamente in media al centro-nord e forse leggermente sopra al centro-sud.Ma partiamo con oridne:in queste ore una veloce perturbazione atlantica scorrerà verso nord-est impattando sulle alpi,la spallata dell'anticiclone permetterà il cut off di una piccola goccia fredda che condizionerà il tempo sulla nostra pensiola nei prossimi giorni.Tale perturbazione determinerà piogge anche molto intense su tutto il nord est tra stanotte e domani,poi su emilia e toscana nelle prime ore di domattina quindi al centro-sud coinvolgendo maggiormente i settori orientali. I fenomeni al centro-nord saranno rapidi ma molto intensi mentre domani la neve sulle alpi farà la sua comparsa addirittura sotto gli 800m e probabilmente anche l'appennino verrà imbiancato attorno ai 1200m.Venerdì mentre la tramontana sostenuta libereà i cieli al nord facendo calare le temperature,al centro-sud insisteranno i fenomeni,situazione questa che si ripeterà anche sabato e domenica mentre da lunedì un nuovo pericoloso peggioramento potrebbe coinvolgere sicilia e calabria,con precipitazioni tali da mettere in stato di allerta tali regioni.
La goccia fredda intanto avrà il merito da lunedì di riagganciare una profonda saccatura atlantica che andrà in affondo molto ad ovest (come avevamo giustamente previsto nel post precedente a causa della disposizione delle anomalie atlantiche) e di indirizzare un treno di perturbazioni atlantiche verso il mediterraneo.Questa dovrebbe appunto rappresentare la vera e propria svolta autunnale con una situazione che rimarrà pericolosamente bloccata,ad ovest un vortice polare ancora in buona forma continuerà ad inviare impulsi perturbati mentre ad est un possente anticiclone si estenderà attraverso la russia europea fin verso la scandinavia determinando un blocco alla normale via di fuga delle perturbazioni atlantiche costrette ad affondare sul mediterraneo. Tale evoluzione sembrerebbe sposarsi anche con la previsione di un passaggio in fase 2 della MJO nell'ultima parte di ottobre e,se confermata,potrebbe farsi pericolosa per alcune zone del nord-ovest che in caso di configurazioni così bloccate rischiano precipitazioni eccezionali.
Questa nuova fase avrà anche altre due conseguenze,la prima più importante e più lenta sarà quella di ultimare il riposizionamento delle SSTA atlantiche con assetto che diverrà da tripolo negativo anche se non canonico ed accentuato come negli ultimi due anni. La seconda,di più rapida attuazione,sarà la discesa di un'imponente massa di aria gelida sulla siberia orientale,proprio questo serbatoio di freddo potrebbe entrare in gioco entro la prima decade di novembre quando l'alta pressione est-europea di blocco potrebbe veder tagliata la sua base ed evolvere a scand+ determinando una precoce e gelida retrogressione di aria siberiana sull'europa dell'est,resterebbe ovviamente da valutare il possibile coinvolgimento del mediterraneo.
Il tutto mentre vengono confermate le tendenze per un dicembre (soprattutto nella sua seconda parte) gelido anche sull'italia,e più in generale di un inverno molto rigido. Inverno in cui la QBO negativa (su 19 inverni in cui è stata sfondata la soglia negativa del NAM ben 15 avevano QBO negativa a prescindere da tutti gli altri indici,ciò testimonia il ruolo predominante della QBO stessa),l'accoppiata AMO/PDO e un AP index ancora molto basso metteranno ancora una volta alle corde il Vp,probabilmente con un MMW di fine anno. Di queste ultime tendenze estreme però avremo modo di parlarne più avanti,quando avremo verificato l'evoluzione dei primi giorni di novembre e quando la stratosfera accenderà i motori.

giovedì 13 ottobre 2011

IL CAMBIAMENTO SARA' PIU' LENTO DEL PREVISTO?


Settembre è trascorso senza una goccia d'acqua e con temperature ampiamente superiori alle medie del periodo su gran parte del centro-nord tanto da poter essere definito il più caldo degli ultimi 150 anni. Ottobre era cominciato con più freddi venti da est che avevano riportato le temperature in media anche se le piogge,fatta eccezione per qualche rapidissimo seppur intenso rovescio al nord-est, si erano concentrate al centro-sud.
Avevamo giustamente previsto una seconda fase fredda in arrivo per questo week end e così sarà infatti anche se ancora una volta il centro-nord rimarrà a bocca asciutta in quanto a precipitazioni mentre andrà meglio al sud.La seconda parte della nostra previsione parlava di uno sblocco atlantico attorno al 20 ottobre con le prime vere perturbazioni in ingresso da ovest verso il mediterraneo e l'arrivo delle piogge anche al nord.A che punto siamo con tale evoluzione?
Per prima cosa confermiamo tale evoluzione,con l'inizio della terza decade di ottobre un forte disturbo al vortice polare determinerà la formazione di una bolla di alta pressione al polo nord permettendo una prima timida elevazione azzorriana che tuttavia non avrà la forza di determinare una discesa meridiana fin verso il mediterraneo ma che permetterà l'abbassamento di latitudine della fascia perturbata annessa al vortice polare.
In un primo momento però l'asse della saccatura si disporrà da nord-est verso sud-ovest in pieno atlantico,ricalcando lo schema delle SSTA disposte con uno scivolo di anomali negative che vanno da UK verso costa orientale degli USA.
Proprio tali SSTA,seppur in dinamico spostamento il quale dovrebbe entro novembre ricreare una condizione di tripolo da NAO negativa,al momento favoriranno (assieme ad un'esasperata circolazione antizonale al polo) affondi atlantici marcatamente occidentali.
Per il vero e proprio cambiamento dunque biosgnerà aspettare ancora un po',il tempo necessario per una completa ridistribuzione delle SSTA atlantiche le quali diverranno favorevoli ad un coinvolgimento più diretto del mediterraneo con ingresso del fronte atlantico in spostamento verso est.
Tradotto in termini di piogge nella prima fase del cambiamento (attorno al 20 ottobre) sarebbe lecito attendersi affondi portoghesi-spagnoli in traslazione verso nord-est con piogge relegate perlopiù al nord e nelle zone favorite dall'attivazioni di venti di scirocco,in un contesto termico ancora superiore alla norma soprattutto al centro sud.
Nella seconda fase invece,collocabile tra fine ottobre ed i primi di novembre,la circolazione dovrebbe farsi più meridiana con i primi seri disturbi del vortice polare e probabilmente una fase molto fredda per l'europa centrale attorno a metà del mese di novembre.
Infine sarà interessante vedere come si comporteranno gli indici NAO e AO nel mese di ottobre in quanto spesso essi sono dei buoni predictor per il mese di dicembre (nella seconda parte dell'inverno invece entreranno in gioco fattori diversi),dalle tendenze odierne parrebbe comunque confermata sempre la vecchia previsione di un dicembre freddo e nevoso al centro-nord (e su europa centro-occidentale) soprattutto nella sua seconda parte.

sabato 8 ottobre 2011

CONFERMATA LA TENDENZA,HP POI FRESCO DA EST QUINDI VORTICE POLARE IN GRANDE CRISI NELL'ULTIMA DECADE DI OTTOBRE


Breve aggiornamento della situazione che vede l'Italia interessata in queste ore da aria fredda in ingresso da nord-est con cieli nuvolosi su gran parte della penisola ma con precipitazioni concentrate perlopiù su alpi orientali e centro sud adriatico anche se è probabile un espansione dei fenomeni tra questo pomeriggio e questa sera.La fase fredda durerà ancora fino a lunedì con minime che al centro nord scenderanno localmente anche al di sotto dei 5 gradi anche se il sole tornerà a splendere quasi ovunque.
Tra lunedì e martedì un ramo dell'alta pressione azzorriana tornerà ed espandersi a partire dai settori di nord ovest determinando un nuovo aumento delle temperature,soprattutto delle massime.L'aria che raggiungerà il nord ovest e la toscana sarà particolarmente calda per il periodo determinando un nuovo sbalzo delle temperature con termiche ad 850hpa che dopo essere precipitosamente scese vicine allo zero risaliranno fin verso i 17 gradi!
I settori orientali invece saranno leggermente scoperti ed esposti a correnti più fresche da est.Da venerdì sembra probabile il realizzarsi anche della terza fase che avevamo ipotizzato,ovvero l'instaurarsi di una nuova circolazione da est con aria fredda dai balcani verso il centro-nord e formazione probabile di un minimo basso-tirrenico in grado di riportare le piogge su gran parte dei settori adriatici e del centro sud ed annesso nuovo calo termico.
A seguire bisognerà verificare se la goccia fredda riuscirà nella sua traslazione ad agganciare il flusso atlantico determinando l'ingresso stavolta da ovest di vere ed intesne perturbazioni atlantiche o se invece si limiterà a manetenere basse le temperature in un regime di tempo ancora secco.
Il vero cambio stagionale sembra confermato per l'inizio della terza decade di ottobre quando i primi seri disturbi al vortice polare determineranno un calo di AO e NAO (in accordo infatti con l'evoluzione della MJO) ed una meridianizzazione della circolazione sull'europa,arriveranno così le prime perturbazioni atlantiche seguite probabilmente da chiusure artiche fredde per la stagione.
Proprio questa prima crisi del vortice polare se dovesse venire confermata sarebbe una conferma alle nostre ipotesi che vedrebbero tale vortice ancora una volta in forte crisi nella prima parte invernale con ondate gelide sull'europa già a partire da metà dicembre e con fase più favorevole ad un episodio rilevante sulla nostra penisola proprio nella seconda parte del mese,a ridosso delle festività,ma tali tendenze andranno sicuramente riviste con l'avanzare della stagione per verificare l'eventuale evoluzione dei prinicpali indici.

lunedì 3 ottobre 2011

DA VENERDì FASE FREDDA E SECCA AL CENTRO-NORD,MALTEMPO AL CENTRO-SUD


Sta per terminare questa lunga fase calda che ha regalato una seconda parte di settembre con temperature superiori alle medie stagionali soprattutto al centro-nord,fase calda che contraddistingue la seconda parte di agosto e gran parte dei mesi di settembre di questi ultimi anni e che probabilmente si inquadra nei deficit di ghiacci artici e nel profondo minimo solare protagonisti assoluti di questa nuova fase climatica.
Propio la debolezza del vortice polare o perlomeno un suo diverso comportamento dovuto ai fattori citati sopra sembra essere la causa di qeusto cambio configurativo con estati perturbate nella loro parte centrale mentre molto calde in quella finale,autunni nella prima parte poco piovosi e piuttosto freschi ed inverni molto freddi soprattutto nella prima parte.
Ecco quindi che un'irruzione artica sta per interessare gran parte dell'europa centro-orientale fino al mediterraneo,assalto freddo che avverrà in due riprese determinando un calo drastico delle temperature,tanto è che ad esempio Firenze passerà dai 31 gradi di questi giorni ai 12-13 di domenica 9 ottobre con un calo di quasi 20 gradi.
Il primo affondo freddo sarà meno incisivo in termini di aria fredda ma foriero di precipitazioni su gran parte della penisola anche se al nord e sui settori occidentali risulteranno rapide e più isolate,difficile però non pensare a poderosi temporali in sviluppo soprattutto nella prima fase del peggioramento quando i venti saranno meridionali e che colpiranno a macchia di leopardo gran parte del centro-nord nella giornata di venerdì.Nella serata poi le precipitazioni scenderanno lungo l'adriatico verso sud mentre sulle alpi orientali la neve si abbasserà a quote localmente anche al di sotto dei 1000m.
Tra sabato e domenica ecco la seconda mossa con un nucleo molto freddo che si addosserà alle alpi proveniente dalla penisola scandinava e che determinerà il più importante calo delle temperature,i venti ruoteranno da tramontana e il cielo sarà coperto su gran parte della penisola (fatta eccezione per il nord-ovest) anche se le piogge interesseranno perlopiù adriatico e centro-sud,da sabato sera una intensa sensazione di freddo accumenerà gran parte della penisola!
Domenica avremo il maggior apporto freddo in quota con fenomeni in intensificazione su tutto il centro-sud e neve in calo sull'appennino fino ai 1000m.
Lunedì il sole tornerà a splendere su gran parte d'Italia grazie ad un ramo dell'alta pressione azzorriana in espansione verso est mentre la goccia fredda si isolerà verso sud-est determinando ancora intenso maltempo al sud soprattutto su puglia,calabria e sicilia,le temperature si manterranno rigide per il periodo con venti sostenuti.
Dopo questa notevole sfuriata l'alta pressione sembrerebbe in grado di tornare protagonista su gran parte dell'europa occidentale anche se perderà la sua componente calda e le temperature non torneranno più sui valori visti in questi giorni,il tutto in attesa di una probabile nuova sfuriata sempre orientale che dovrebbe coinvolgere le stesse zone per quanto riguarda i maggior apporti precipitativi.
La vera svolta configurativa quindi viene al momento confermata attorno al 20-22 ottobre quando una lenta migrazione della parte attiva del vortice polare verso est dovrebbe permettere l'instaurarsi del pattern NAO-/AO-- con prime vere perturbazioni autunnali in ingresso da ovest verso il Mediterraneo e alta pressione azzorriana che comincerà la sua azione di forcing verso la groenlandia coadiuvata dalla collega aleutinica.Confermata anche una tendenza verso un inverno di nuovo molto freddo per l'europa anche se con periodo saliente leggermente ritardato rispetto agli ultimi due anni,questo perchè ci attendiamo un Canadan Warming verso fine novembre,ancora una volta la prima parte sarà maggiormente favorevole alle zone occidentali del continente.

sabato 24 settembre 2011

ALTA PRESSIONE FINO AI PRIMI DI OTTOBRE CON QUALCHE DISTURBO


Prosegue la fase di tempo relativamente stabile sull'Italia ma non solo per merito di una vasta area di alta pressione che nelle prossime ore prenderà campo su tutto il continente. Nel medio termine infatti l'alta pressione sembra poter essere in grado di conquistare terreno estendendosi dal portogallo fin verso la scandinavia favorita da SSTA atlantiche disposte ancora in modo non ottimale per avere affondi sul mediterraneo. Una goccia fredda abbastanza debole penetrerà da domani nel muro anticiclonico diretta verso l'Italia centrale indebolendo così il sistema alto-pressorio e permettendo locali deboli piogge.
Le prime zone ad essere interessate saranno come sempre le alpi occidentali ed il piemonte già nel pomeriggio di oggi mentre al sud si svilupperanno temporali lungo la dorsale appenninica e nelle zone interne.Nella giornata di domani il nucleo del maltempo si sposterà verso sud scorrendo lungo la fascia tirrenica e regalando una domenica autunnale dalla liguria fino alla sicilia,le piogge tuttavia saranno molto deboli anche se i cieli risulteranno spesso coperti seppure in un contesto termico mite per la stagione.Andrà decisamente meglio sui settori orientali,in particolare sul nord-est dove deboli venti di tramontana manterranno delle condizioni di sereno o poco nuvoloso.Tra lunedì e martedì un fronte perturbato approccerà da sud-est il centro sud determinando un intenso peggioramento su sicilia e calabria con piogge e temporali anche forti,i fenomeni risaliranno verso nord interessando così gran parte del centro-sud mentre al nord splenderà il sole e farà caldo per essere a fine settembre.
Tra giovedì e venerdì anche il sud si libererà degli ultimi fenomeni e il tempo sarà stabile su tutta la penisola con temperature in salita,caldo sopra la media avvertito soprattutto sul settore centrale-tirrenico per effetto dei venti deboli da nord-est in caduta dall'appennino.
Si arriverà così senza troppi scossoni a fine settembre con una situazione che appare ancora decisamente bloccata e che di fatto non si discosta al momento dalle nostre previsioni a lungo termine che vedevano un autunno molto piovoso al centro-sud proprio per effetto di goccie fredde e risalite di perturbazioni africane con il centro-nord spesso sotto cupola alto-pressoria.
La svolta potrebbe arrivare nella prima settimana di ottobre quando l'alta pressione azzorriana parrebbe intenzionata a migrare verso nord-ovest salendo verso la groenlandia e permettendo la discesa di un nucleo freddo verso l'est europa,discesa fredda che potrebbe interessare anche la nostra penisola,ancora una volta senza troppe precipitazioni al centro-nord con fenomeni invece di rilievo al sud ma in un contesto termico stavolta decisamente autunnale.
Infine uno sguardo all'aggiornamento di alcuni indici per le previsioni invernali: sembra essere iniziato il ridimensionamento della NINA che viene prevista adesso meno intensa anche se crediamo che saranno in programma ulteriori revisioni al ribasso e che difficilmente si sfonderà la soglia di -1.
La nostra stella sembra invece aver ripreso vigore in questo mese di settembre ma ciò non dovrebbe influenzare la prossima stagione visto K-index e soprattutto A-index decisamente bassi tenendo presente anche che variazioni sull'attività solare hanno lag temporali piuttosto lunghi,in pratica possiamo ancora considerare valida l'accoppiata QBO-/BASSA ATTIVITA' SOLARE che sappiamo essere in grado di indebolire il VPS.
Infine uno sguardo alle anomalie atlantiche,attualmente disposte a mosaico anche se con abbozzo di tripolo positivo (NAO+) che in effetti non è ottimale per evitare l'alta pressione sul bacino del mediterraneo ma che probabilmente verrà smantellato durante il mese di ottobre grazie al probabile cambio di circolazione.

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