TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



sabato 8 dicembre 2012

L' ATLANTICO RESPINGERA' IL GELO SIBERIANO,RITIRATA SOLO TEMPORANEA?

Nelle stagionali pubblicate ad agosto avevamo parlato di una fine di novembre perturbata e di un inizio Dicembre via via più freddo,ancora piovoso e con quota neve in calo fino alla pianura soprattutto al centro nord.
 Molte cose sono successe,soprattutto nel mese di novembre e soprattutto in stratosfera (sfondamento della soglia del NAM di +1,5) ma possiamo dire che la previsione è stata centrata in pieno visto che si sono appena concluse le prime nevicate in pianura al nord,anche se non si può certo parlare di evento eccezionale. Riguardo la seconda parte di Dicembre, per la quale avevamo previsto l'arrivo dell'episodio gelido più importante di questa stagione 2012/2013, invece le cose si sono leggermente complicate.
 Rimane ancora molto probabile un evento freddo estremamente importante anche per il mediterraneo nella prima parte dell'inverno,ma è possibile che il target si possa spostare dal 20 dicembre (data approssimativa) verso le festività e forse anche fine anno o primi giorni del 2013. Il tutto per il verificarsi di una dinamica stratosferica definibile come Canadian Warming (sebbene con alcuni aspetti non proprio canonici) la quale porterà nei prossimi giorni un temporaneo rinforzo del vortice polare stratosferico ritardandone lo split e dunque gli effetti in troposfera.
Il rinforzo del vps è stato comunque ben assorbito ai "nostri piani",visto che l'indice AO è rimasto negativo e anzichè un clima piatto e anticiclonico ci siamo trovati sotto numerose perturbazioni nord atlantiche con annessa aria fredda che ha permesso le nevicate a bassissima quota. Abbiamo infatti avuto un assaggio di circolazione continentale,la quale a dir la verità,nonostante l'avvicinamento verso ovest dell'alta pressione russo-siberiana, non è riuscita e non riuscirà ad impossessarsi del mediterraneo.
Nei prossimi giorni infatti un nucleo di aria gelida si addosserà alle Alpi,scivolerà poi verso i Balcani e verrà infine richiamato sull'europa centro-occidentale proprio nel momento in cui avrebbe potuto sferrare l'assalto decisivo alla nostra penisola. Il risultato sarà una fredda circolazione orientale fino a venerdì pur senza termiche da record,quindi l'innesco di venti umidi meridionali dal prossimo week end,con possibili nevicate anche in pianura in particolare al nord ovest.
 Tale venti si attiveranno grazie al ricongiungimento tra aria siberiana e ramo atlantico del vortice polare canadese,aggancio che avverrà in pieno atlantico,piuttosto basso di latitudine.
 I dettagli di questa dinamica sono molto difficili da prevedere e anche i GM fanno fatica ad inquadrare l'esatta evoluzione,si tratta però di cambiamenti che ,sebbene potrebbero fare la differenza per il nord ovest italiano in termini di neve al piano, non saranno in grado di stravolgere il quadro generale. Riassumendo almeno fin verso il 18-20 dicembre saremo sotto l'influenza di un atlantico in gran forma il quale determinerà il rialzo delle temperature e un clima tipico tardo autunnale soprattutto al centro nord con cieli coperti e neve sulle alpi.
LUNEDI' 10 DICEMBRE: Il nucleo di aria gelida si addosserà alle alpi favorendo la formazione di un debole minimo di bassa pressione sul mediterraneo occidentale,si attiveranno correnti occidentali meno fredde e più umide con minime in rialzo ovunque, cieli coperti soprattutto al centro con piogge sui versanti tirrenici (localmente potremmo avere ancora delle nevicate fino in pianura su alcune zone dell'alta toscana). La neve cadrà abbondante sull'appennino centro-meridionale attorno ai 7-800m.
MARTEDI' 11 DICEMBRE: l'aria fredda scivolerà verso i balcani,i venti si disporanno da nord e le temperature caleranno su tutta la penisola con tempo soleggiato ma freddo al centro nord. Lungo l'adritatico i venti freddi settentrionali porteranno precipitazioni che potrebbero essere nevose anche in pianura tra romagna e marche,oltre i 4-500 metri più a sud.
MERCOLEDI' 12 DICEMBRE: da mercoledì inizierà l'inesorabile risalita del nucleo freddo verso nord ovest,oltre le alpi passando sull'europa centrale,attratto dalle ingerenze atlantiche del ramo canadese del vortice polare. Al centro nord avremo ancora tempo stabile e soleggiato con minime in calo e massime stabili,mentre al centro sud lungo il versante adriatico continueranno le nevicate anche a quote prossime alla pianura.
Tra giovedì e venerdì cesserà l'afflusso di aria fredda ed inizierà quello di correnti umide occidentali che determineranno una rapida risalita delle temperature,in questa fase sarà possibile il verificarsi di nevicate anche in pianura soprattutto al nord ovest,in particolare tra piemonte e liguria,anche se si tratterà di fenomeni momentanei,destinati a trasformarsi poi in pioggia per un ulteriore rialzo delle temperature anche in quota.
La fase atlantica potrebbe andare avanti come detto almeno fin verso il 18-20 dicembre pur senza vedere particolare affondi sul mediterraneo e dunque senza piogge particolarmente intense.
Cosa potrebbe accadere poi al resto di dicembre e durante la prima parte di gennaio? Per prima cosa si nota ormai da diversi run una costante tendenza del vortice polare stratosferico a delocalizzarsi verso la siberia orientale,dunque potremmo escludere al momento un nuovo ESE di tipo cold,ovvero un nuovo superamento della soglia positiva del NAM.
 Anzi questo primo importante movimento potrebbe determinare in troposfera una nuova,e stavolta più convinta fase continentale,con l'Italia che si troverebbe dopo il 20 dicembre e durante le festività natalizie sotto correnti gelide da est probabilmente piuttosto secche (ma questo andrà valutato al momento). Potrebbe anche trattarsi della fase più fredda della stagione,sebbene scarsamente nevosa dovuta ad una fuga verso la siberia orientale del vortice polare che lascerebbe campo libero ad una possente figura alto pressoria estesa dal Canada alla siberia quasi initerrottamente. 
Un vortice polare stratosferico posizionato in questo modo però porterebbe ancora una volta all'ormai noto bivio: se si innescheranno warmings importanti (ipotesi molto probabile) in breve tempo si giungerà ad un MMW di tipo split (anche se rimarrebbe da verificare l'inclinazione dell'asse prima di poter fare ulteriori ipotesi "gelide"),se viceversa si dovesse trattare di un disturbo temporaneo è molto probabile che il vps possa rapidamente tornare centrato sul polo (stavolta esattamente in quella che è la sua sede originaria) con uno strat-cooling probabilmente definitivo per le sorti invernali (gennaio e gran parte di febbraio in regime di AO positiva). L'evoluzione fa ancora una volta propendere per l'ipotesi numero uno,un vortice polare in quella posizione infatti dovrebbe innescare un warming fulmineo,gli effetti quindi potrebbero essere anche sorprendentemente rapidi,con split in troposfera rapidissimo (fine anno/inizio 2013?) la seconda ipotesi,quella di SC,non è tuttavia ancora escludibile ma probabilmente richiederebbe tempi più lunghi (NAM> +1,5 attorno al 10-15 gennaio?). 



Nel frattempo come detto in troposfera dovrebbe tornare in grande spolvero l'anticiclone siberiano a partire dal 20 con apice durante le feste. Solitamente si tratta di dinamiche gelide ma poco ricche di nevicate al centro nord,con precipitazioni concentrate al centro sud e lato adriatico,tuttavia potrebbe permanere ancora una residua attività atlantica in grado di portare bianche sorprese anche al nord,se non addirittura SOLO al nord,nel caso il flusso atlantico dovesse ancora agganciare quello siberiano. Dicembre quindi dopo una breve pausa tra il 13 e il 20 potrebbe ripartire all'isnegna del freddo vero!

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