All'orizzonte però si profila un nuovo cambio circolatorio, che come vedremo trova le sue basi non solo in troposfera ma anche un po' più in alto e che sarà il risultato di una lieve risalita dell'indice AO conseguente ad un aumento del NAM e di una lieve discesa di quello NAO,discesa stavolta determinata dal particolare assetto delle SSTA. La configurazione che verrà ad instaurarsi nei prossimi giorni potrebbe farci compagnia, seppure intervallata anche da rapidi e poco duraturi cambi, per quasi un mese,fino almeno alla fine della seconda decade di dicembre.

Il vortice polare però è riuscito nel suo tentativo di condizionare la circolazione atmosferica in troposferica tramite uno strat-cooling che ha sfiorato (o superato di poco) la fatidica soglia di + 1,5 del NAM. Questo evento tenderà a condizionare il segno dell'indice AO nei prossimi giorni,anche se come vedremo la durata degli effetti non è assolutamente scontata a differenza del novembre/dicembre 2011.
L'azzorriano dunque non riuscirà almeno per il momento ad elevarsi troppo a nord e dovrà piegare la testa in questi primi tentativi sotto la spinta del vortice polare,il quale tuttavia (sempre a causa delle particolari SSTA) si troverà molto spostato ad est,in pieno atlantico.
Gli effetti di questo assetto circolatorio saranno appunto continui cavetti atlantici in entrata verso il mediterraneo,in una prima fase gli affondi saranno molto meridionali (nord africa) e questo favorirà il centro sud tirrenico in quanto a precipitazioni. In una seconda fase però le perturbazioni in arrivo da ovest tenderanno a coinvolgere maggiormente il centro nord,con aria leggermente più fredda,in questa fase (25 novembre-20 dicembre) le alpi potrebbero essere le grandi protagoniste,con copiose nevicate anche a quote non eccessive.

Nei prossimi giorni i tempo si presenterà autunnale su gran parte del territorio nazionale, da domani pomeriggio (domenica) avremo un primo affondo piuttosto meridionale che determinerà un peggioramento del tempo soprattutto al centro-sud e lungo il versante tirrenico.
Lunedì i venti si disporranno maggiormente da nord est consentendo piogge abbondanti non solo al centro sud ma anche su gran parte del versante adriatico e del nord est,sulle restanti regioni avremo cieli coperti con deboli precipitazioni,le temperature caleranno nei valori massimi ma rimanendo sempre al di sopra delle medie stagionali con la neve che faticherà a cadere anche sulle più alte cime appenniniche. Martedì avremo pochi cambiamenti con piogge che insisteranno al centro-sud e lungo il versante adriatico mentre qualche schiarita si farà spazio al centro nord,in particolare sui settori occidentali. Mercoledì e giovedì dovremmo invece assistere ad una temporanea ripresa dell'alta pressione che però già dalle prime ore di giovedì lascerà il posto ad un nuovo affondo atlantico,stavolta un po' più convinto, il quale porterà le prime piogge a partire da liguria e piemonte. Il prossimo week end infine potrebbe nuovamente trascorrere all'insegna del maltempo,stavolta con un coinvolgimento più deciso anche del centro nord,ma con temperature che,seppur in diminuzione a causa delle piogge, dovrebbero comunque rimanere su valori nettamente al di sopra delle medie, a causa delle correnti calde ed umide provenienti dal nord africa che interesseranno la nostra penisola.
Eccoci infine al momento di aggiornare le previsioni stagionali,premettiamo subito che l'aggiornamento di oggi sarà molto audace visti i segnali che abbiamo in questi giorni. Il superamento della soglia del NAM ( NAM > +1,5) e soprattutto i valori ancora più positivi che tale indice potrebbe raggiungere nei prossimi giorni, dovrebbero indurci a decretare un periodo piuttosto lungo (diciamo 45 giorni) di AO nettamente positiva,con mediterraneo ed europa centrale sotto il dominio anticiclonico dell'alta pressione.
Negli inverni dal 1980 ad oggi si sono verificati 20 casi di strat-cooling con sfondamento della soglia di + 1,5 del NAM,in 15 casi abbiamo avuto almeno un mese e mezzo di AO fortemente positiva in troposfera, potremmo quindi dire che nel 75% dei casi vale la regola del NAM. Tuttavia questa statistica è falsata da un paio di eventi avuti negli anni recenti (uno in particolare nel 2009) in cui lo SC non ha dato effetti a causa delle particolarissime condizioni troposferiche (condizioni che non hanno niente a che vedere con le attuali),perciò la percentuale potrebbe salire anche al di sopra dell'80%.
Nonostante questa forte correlazione che andrebbe certamente considerata come la forzante principale almeno fino a gennaio,ci piace pensare che la previsione circa un dicembre freddo e nevoso rimanga confermata.
Questa scelta è sicuramente azzardatissima,e probabilmente potrebbe rivelarsi errata se nei prossimi giorni l'anomalia di geopotenziali scendesse lungo la colonna del vortice polare fino a determinare un AO molto positiva,situazione tutt'altro che improbabile. Tuttavia abbiamo una situazione particolare in troposfera,dovuta principalmente alle importanti anomalie positive in area RM le quali ostacoleranno il vortice polare troposferico.

Il vortice polare ai piani bassi dunque si potrebbe trovare costretto a posizionarsi molto più ad est,tentando la conquista della siberia. Anche qui però troverà non poche difficoltà a causa dell'anticiclone siberiano nato in seguito ad un'ottima estensione dello snow-cover. Proprio questa differenza di "condizioni di salute" tra piani alti e piani bassi potrebbe innescare un possente warming (nonostante le carte dei GM mostrino grandi disturbi azzorriani nel lungo,è probabile che il disturbo giusto avvenga molto più in la nel tempo, e che sia portato dall'anticiclone aleutinico) in grado di regalarci uno dei più precoci MMW degli ultimi tempi (nel caso non potrebbe quindi chiamarsi MMW visto che la M sta per "middle",ovvero indica che si tratta di un evento che avviene nella parte centrale della stagione) con sfondamento della soglia del NAM,stavolta però di quella negativa.
Tutto ciò potrebbe portare quindi ad una prima parte di dicembre all'insegna di perturbazioni atlantiche per i motivi spiegati prima,mentre, approsimativamente dal 20 dicembre potrebbe iniziare una fase particolarmente fredda e nevosa,soprattutto al centro-nord.
Tutta questa analisi rappresenta comunque l'ipotesi meno probabile al momento,diciamo che è un azzardo che ci sentiamo di fare,oltretutto si tratterà nel caso di un' "illusione" di breve durata visto che tra una decina di giorni potrà nel caso essere sostituita da una previsione quasi opposta. Uno strat-warming con sfondamento della soglia NAM ipotizzata tra il 15 e il 25 dicembre infatti dovrebbe mostrare i primi sintomi già verso il 25-30 novembre,si tratterà quindi di avere un po' di pazienza,non troppa in fondo!
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