TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



mercoledì 24 ottobre 2012

WEEK END TRA PIOGGIA E NEVE A BASSA QUOTA,POI ANCORA PIOGGE ALL'ORIZZONTE?

Sta finalmente per lasciarci la possente figura alto-pressoria che si era installata sul mediterraneo negli ultimi giorni e che aveva poi coinvolto gran parte dell'europa centrale.
 Il cambiamento è già in corso in queste ora con un centro di alta pressione in migrazione verso nord-ovest che avrà come meta addirittura la Groenlandia e che consentirà la discesa del vortice polare in persona (anche se in forma alquanto sbiadita) verso la penisola scandinava e la siberia occidentale.
 Lo scossone sarà quindi piuttosto repentino e passeremo nel giro di 48 ore da un caldo anomalo per il periodo alla prima ondata di aria artica che porterà la neve fino a quote collinari sia sulle alpi che,in particolare, sull'appennino centro-settentrionale.
Il maltempo aprirà le danze da venerdì quando una perturbazione atlantica aggancerà il fronte del vortice polare proprio in prossimità del mar tirreno,innescando una ciclogenesi mediterranea capace di determinare un peggioramento particolarmente intenso soprattutto al centro-nord.
La Toscana risulterà stavolta la regione più colpita con piogge sotto forma di intensi rovesci e forti temporali che si localizzeranno soprattutto lungo la costa e che tra venerdì sera e sabato pomeriggio potrebbero interessare gran parte della regione (venerdì sera anche la piana FI-PO-PT e sabato le province centro-meridionali), con associate locali grandinate.
Sabato il maltempo si sarà esteso a gran parte del centro nord con Toscana e nord est che saranno le zone più colpite mentre intensi temporali raggiungeranno anche gran parte della costa tirrenica fino alla calabria. Nella giornata di sabato inizierà anche ad affluire aria più fredda che inizialmente si addosserà alle alpi  con la quota neve che specie sulle dolomiti crollerà a fine giornata fino a 500-400m e localmente anche più in basso.
Nella notte tra sabato e domenica i venti inizieranno a girare da nord-est diventando particolarmente intensi tra emilia e toscana ed accompagnando l'ingresso dell'aria più fredda con l'isoterma -4 ad 850hpa che si adagerà lungo l'appennino e la -2 che sfonderà addirittura sulla toscana.
 L'ultima fase delle precipitazioni, attesa per domenica tra mattina e pomeriggio quindi porterà la neve in appennino a quote molto basse attorno ai 400m sui versanti emiliani e sui 600-700 lungo quelli toscani,anche se non si può escludere locali spruzzate anche più in basso. Nel corso della domenica il maltempo si sposterà lentamente verso sud e coinvolgerà anche i versanti adriatici,anche se le precipitazioni non raggiungeranno i livelli ottenuti dalle coste tirreniche.
Lunedì il tempo potrebbe migliorare al nord con toscana e centro-sud adriatico però ancora sotto piogge e cieli grigi,mentre l'aria fredda avrà fatto calare nettamente le temperature. Martedì potrebbe essere una giornata di tregua ma segnata da un nuovo intenso peggioramento in serata determinato da una profonda lacuna barica che si stabilizzerà sul mediterraneo e da un affondo del vortice polare fin sulla gran bretagna dove, secondo le ultime emissioni, pare voglia soggiornare qualche giorno. Se tale ipotesi venisse confermata assisteremmo ad una fase di emergenza per gran parte dell'Europa centro-occidentale con piogge alluvionali e venti fortissimi, sulla nostra penisola si instaurerebbero correnti instabili occidentali in grado di determinare un periodo molto piovoso al nord e toscana ma senza situazioni allarmanti,in un contesto termico nella media (chiaramente molto più freddo degli ultimi giorni).
La situazione appare comunque ancora da definire, visto l'alta instabilità delle figure bariche che si spartiranno lo scacchiere europeo nei prossimi giorni.
Chiudiamo con un breve aggiornamento sulla progressione stagionale,ed in particolare su quei tasselli menzionati nelle previsioni stagionali e che sono fondamentali per capire (o almeno provare a farlo) come sarà il prossimo inverno.
1) Snow cover: non siamo di fronte ad un avanzamento da record ma tuttavia ci manteniamo ampiamente su valori utili per poter predire poi un indice AO generalmente negativo durante il trimestre invernale. Nei prossimi giorni si alterneranno rimonte anticicloniche ed affondi gelidi sulla siberia, il che favorirà uno scontro tra masse d'aria molto diverse che dovrebbe permettere copiose nevicate.
 Ai fini della negatività dell'indice AO infatti è sufficiente la neve al suolo e non che vi siano termiche da gelo assoluto (non serve una -20 ad 850hpa, bastano 0 gradi al suolo per consentire l'accumulo della neve).
2) Stratosfera: assistiamo ad un notevole raffreddamento della stratosfera in questi giorni, raffreddamento molto intenso ed esteso data la stagione ancora precoce.
 Addirittura più intenso di quello osservato ad ottobre 2011, mese che ha poi preceduto un periodo di intensissima attività del vortice polare stratosferico. Alle quote medio-alte non sembra inoltre arrivare nessun sussulto dei disturbi troposferici (indice AO attualmente a -3). 
Come sempre un vortice polare stratosferico così forte (come appare al momento) è un fenomeno da monitorare perchè potrà poi sfociare facilmente in un superamento della soglia NAM (tra novembre e dicembre), superamento che potrà essere o in positivo (in caso di ulteriore raffreddamento e rinforzo) o in negativo.
 Con una QBO negativa ed un solar flux non troppo elevato tuttavia, visto anche il deficit di ghiacci e la debolezza cronica del vortice polare troposferico, non dovrebbero esserci problemi di stratcooling,anche se rimane un'incognita l'attività del sole (minimo?massimo?).

1 commento:

  1. Oh Nonno! Ciao! Ma come la vedi questa NAM? Quando la nomini non nascondo che mi fai paura al quanto... mica si sfonda vero??

    P.s. In bocca al lupo per l'esame! Ormai ci sei!

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