TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



giovedì 18 ottobre 2012

Un ottobre primaverile che nasconde le basi di un SUPER INVERNO!

Dopo la modesta perturbazione dei giorni passati che era stata largamente sopravvalutata con tanto di inviati speciali in varie città pronti a raccontare il disastro in diretta,nemmeno si trattssedi un uragano, ecco che Ottobre ci sorprende con una lunga fase anticiclonica. Sebbene questo mese non sia infatti nuovo a lunghi periodi stabili e soleggiati, quella di quest'anno appare una fase mite perticolarmente sopra le righe.
A 1500m di quota si registrano temprture fino a 10 gradi superiori alla media al centro nord, mentre al sud il caldo è ancora più intenso.
Il protagonista è ancora una volta l'antciclone africano ch, sospinto da un ITCZ ancora piuttosto alto di latitudine, torna a far visita al mediterraneo. Il risulato di tale assetto barico sono temperature primaverili duante le ore più calde della giornata con nebbie al centro nord nelle ore notturne,nebbie che saranno gli unici segni dell'avanzata sagionale nei prossimi giorni.
Di piogge nemmeno l'ombra, anzi è probabileche gran parte del mese trascorra all'asciutto,con fenomeni non troppo intensi relegati forse soltanto agli ultimissimi gioni di Ottobre.
Risulta quindi molto semplice prevedere il tempo per i prossmi 7-8 giorni sulla nostra penisola: sole e temperature miti su tutta l'Italia almeno fino a martedì, ad eccezione delle nebbie che come detto interesseranno soprattutto la pinaura padana,limitando oltre che la visibilità anche la risalita delle temperature massime.
Venti deboli o assenti e temperature minime che al centro-nord potrano invece subire qualche lieveritocco verso il ribasso. Soltanto a metà della prossima settimana e solo al centro sud una goccia fredda potrebbe portare un po' di instabilità favorendo qualche temporale sulle isole e all'estremo sud. I meno appassionati di metereologia dunque vivrano un periodo di clima mite e gradevole almeno fino al prossimo week end, non noteranno alcun cambiamento e potranno perfino pensare che siamo di fronte all'ennessima conferma di un inesirabile aumento delle temperature globali.
Purtroppo però le cose stanno molto diversamente,tanto è che nel cors della prossima settimana si verificherà un cambiamento radicale nella circolazione atmosferica dell'emisfero nord, cabiamento probabilmente non subito efficace per le sorti del Mediterraneo,ma determinante per i prossimi mesi. Tale cambiamento con tutta probailità sarà il primo passo mosso dal generale inverno,un passo netto e deciso verso la conquista dell'europa centro-occidentale (conquista che va in porta oramai da 3 inverni consecutivi), una sorta di posizonamento delle truppe nei punti strategici. Come avevamo detto fin da agosto infatti questa stagione fredda 2012/2013 si presentava con ottime basi ma con ancora molti dubbi da risolvere,almeno per la prima parte dell'inverno. I dubbi principali riguardavano la situazione in zona RM (ovvero la disposizione dell anomalie delle acque superficiali tra Canada orientale e Groenlandia), la situazione delle SSTA nel pacifico (NINO Modoki/NINA est) e lo snow-cover euroasiatico,o per meglio dire il suo tasso di crescita. Sappiamo anche come il mese di Ottobre sia fondametale per determinare la configurazione tipica almeno della prima fase invernale,ebbene i tasselli stanno andando tutti in un'unica direzione: gelo vero su gran parte d'Europa già a fine novembre!
Nei prossimi giorni infatti assisteremo ad un movimento chiave del vortice polare,ovvero la sua dislocazione sulla siberia,movimento questo tipico di autunni precedenti grandi inverni europei,ed inoltre raramente osservato in passato così come ce lo mostrano i modelli in questo autunno 2012. Assisteremo infatti ad un'incredibile crisi del vortice polare che migrerà sulla siberia,per poi puntare addirittura all'europa dell'est!
Questi movimenti dovrebbero essere in grado di innescare un accrescimento dello snow-cover da record nei prossimi 15 giorni,e ciò garantirebbe la nascita di un possente anticiclone ibrido (ma con crescente componente termica) sulle steppe siberiane, noto agli amici come Orso.
L'importanza di questa figura altopressoria viene a volte un po' fraintesa, si pensa infatti che quando l'anticiclone russo-siberiano sia presente in gran spolvero già ad ottobre il gelo ci raggiungerà poi in inverno,in realtà questa alta pessione termica non agisce così direttamete sull'inverno europeo. La sua azione è indiretta e prevede una delicata interazione con il vortice polare stratosferico,interazione tale da riultare poi nei mesi invernali fondamentale per indebolire il vp su tutta la colonna consentendo un crollo dell'indice AO. A seguito di tale crollo poi il gelo giunge sull'europa centro-occidentale,ma non necessariamente accompagnato dall' Orso russo.
Due esempi classici sono i dicembre 2009 e 2010, mesi che potrebbro somigliare moltissimo al prossimo dicembre 2012!
Per quanto riguarda invece le anomalie in zona atlantico settentrionale non ci attendiamo grandi cabiamenti in poco tempo,l'anomalia è infatti talmete intensa da richiedere un periodo piuttosto lungo per potersi modificare,dunque il rischio principale rimane quello di vedere una NAO molto negativa anche nella prima fase invernale.
Al momento consideriamo in pole per la prima parte dell'inverno proprio i paesi del'europa centro-occidentale,mentre limitatamente alla nostra penisola dovrebbe essere il centro-nord a godere dei fenomeni più cruenti almeno fino a fine anno. Sul fronte ENSO invece sembrerebbe che si vada incontro ad una sorta di NINA est piuttosto che un Modoki,ma comunque l'intensità de fenomeno non dovrebbe rappresentare una forzante per la prima fase della stagione.
Seguiamo dunque i primi emozionanti movimenti checi annunciano un super inverno (almeno nella sua prima parte) e che potrebbero addirittura regalare gelide sorprese nell'ultima parte del mesequando aria siberiana potrebbe sfiorarci,quasi a farci capire cosa dovremo attenderci.
E' chiaro che con quste premesse vengono confermate tutte le ipotesi di una fine di novembre-inizi di dicembre freddi e nevosi al centro-nord (e Toscana),tuttavia si tratta di probabilià e non di certezza.
Al momento più che di un'eccessiva occidentalizzazione dovremmo aver paura di un eccessivo disturbo al vortice polare che originandosi in troposfera potrebbe andare ad agire ai piani alti,innescando così di risposta un raffreddamento stratosferico in grado di indurre la positività dell'indice AO nella fase centrale dell'inverno.
 Sinceramente crediamo che anche in caso di condizinameto stratosferico (che comunque non interverrà prima di metà novembre) le sorti di qesto inverno siano segnate verso il freddo sull'europa, sia perchè difficilmente il vortice polare potrà ingranare prima di metà dicembre (deficit ghiacchi/QBO-/debole attività solare), sia perchè qualora lo facesse in troposfer avremmo già un'alta pressione termica dominante sulla siberia,in grado di determinare un muro invalicabile per il getto atlantico. In quest'ultimo caso però potremmo assistere ad un febbaio 2012 piuttosto che ad un dicembre 2009,il che sposterebbe le zone maggiormente interessate ma non il risultato: freddo,freddo,freddo.
Ovviamente non possiamo ancora azzardare ipotesi sull seconda parte dell'inverno,tutto dipenderà dai prossimi due mesi,ma è evidente che vi sono basi ottime.In conclusione date un occhio ache ai grandi movimenti su scala emisferica in questo periodo di scarse emozioni sulla nostra penisola!

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