TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



domenica 15 gennaio 2012

DAL 20 GENNAIO INIZIA L'INVERNO ITALIANO!


In queste ore e più precisamente nella giornata di domani vivremo i massimi effetti di questa ultima e modesta fase fredda determinata dagli spifferi gelidi provenienti dal grande nucleo gelido posizionatosi tra europa dell'est e russia europea. Nelle ore centrali di domani le temperature a 850hpa toccheranno il loro valore più negativo con freddo più pungente sui versanti adriatici anche se l'alta pressione rimarrà padrona del Mediterraneo.
Il sole quindi sarà il grande protagonista dei prossimi giorni anche se domani non potremo escludere qualche fenomeno tra Marche ed Abruzzo lungo la costa dove venti freddi dai balcani potrebbero consentire qualche debole nevicata fin verso la pianura. Sul resto d'italia come detto splenderà il sole con temperature minime in ulteriore calo e diffuse gelate mentre anche le massime non supereranno i 5-6 gradi. Martedì il sole conquisterà anche le ultime zone del versante adriatico con minime al di sotto dei -5 al centro nord e massime ancora ritoccate al ribasso di 1-2 gradi,qualche nebbia potrà interessare la pianura padana.
Situazione pressochè identica mercoledì anche se dalla serata si attiveranno venti umidi occidentali in grado di portare della copertura nuvolosa al centro nord,sul resto d'Italia ancora sole e minime sotto-zero.
Giovedì e venerdì si intensificheranno i venti di libeccio e le nuvole interesseranno quasi tutta la nostra penisola con inevitabile aumento delle temperature,soprattutto le minime anche se le piogge saranno merce rara,confinate quasi esclusivamente sui versanti tirrenici centro-meridionali. Da sabato però la situazione dovrebbe cambiare in modo radicale grazie ad una decisa elevazione azzorriana che darà il via ad un peggioramento inizialmente a carattere artico che potrebbe però proseguire con una componente più fredda per piegamento dell'alta pressione verso nord-est con isolamento di una perturbazione a carattere freddo sul mediterraneo. I principali modelli non hanno ancora chiarito nel dettaglio quale sarà l'evoluzione che scandirà l'inizio della terza decade,sembra comunque che l'innesco del vero inverno Mediterraneo sarà affidato ad una rodanata in arrivo nel week end,rodanata che porterà neve abbondante al centro nord a quote di bassa collina (3-400m) e forse anche al piano nella fase finale del peggioramento.
A seguire quella che riteniamo possa essere l'ipotesi più probabile vedrebbe un reiterarsi di condizioni fredde e perturbate con afflussi ripetuti di aria fredda da nord-est in contrasto con aria umida atlantica,grazie all'isolamento di un cut-off freddo sul Mediterraneo. Se tale ipotesi dovesse essere confermata la neve potrebbe finalmente fare la sua comparsa anche al piano o comunque a quote molto basse,in particolare al centro sud e al nord-est. Per la toscana dopo le abbondanti nevicate appenniniche potrebbe essere l'oras della neve al piano sulle zone meridionali della regione,ma ovviamente tale dinamica dovrà essere confermata più avanti.
Si confermerebbe quindi l'ipotesi di fase fredda fatta per il periodo 20-25 gennaio grazie alla migrazione verso nord-est dell'azzorriano,piegato dalla momentanea ripresa del vortice polare e conseguente cut-off sul mediterraneo.
Spingendosi ancora oltre giungono anche ulteriori conferme circa una nuova e più intensa fase fredda tra fine gennaio e primi di febbraio grazie a ottimi movimenti in stratosfera che potrebbero traghettarci versi un MMW o quantomeno verso un evoluzione veramente al limite di tale evento. In questo caso si verificherebbe un condizionamento opposto del NAM che stavolta vedrebbe lo sfondamento della soglia negativa di tale indice,in tal caso vivremmo un brusco crollo dell'indice AO con split del vortice polare in troposfera.
Potrebbe trattarsi dunque della fase fredda più importante di questa stagione,che lascerebbe un vortice polare in grande crisi con episodi freddi reiterati anche per gran parte di febbraio. Questa al momento è solo un'ipotesi molto suggestiva che tuttavia ha ancora probabilità basse di realizzazione,nel caso però la stratosfera dovrebbe evolvere come ipotizzato nei prossimi run dei GM si assisterà ad un vero e proprio terremoto sul lungo periodo.

2 commenti:

  1. Grazie nonno per l'analisi.. ho letto con piacere e mi associo alle tue idee.. monitoriamo e speriamo in un finale di inverno da ricordare.. sarebbe un vero peccato sprecare movimenti stratosferici così intensi con una singola colata sterile e due fiocchi di neve.. non so se mi sono spiegato ;)

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  2. IO SONO DI FIRENZE E QUI NON SI è VISTO LA NEVE MA LA COSA PIù PREUCCUPANTE CHE è MOLTO CHE NON PIOVE E ANCHE I FIUMI SONO ASCIUTTI QUINDI SPERIAMO CHE ARRIVI DA NOI UN PO DI MALTEMPO E NO DOVE CI SONO GROSSI DANNI CIAO DA MARCO

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