TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



venerdì 14 gennaio 2011

CALDO IN MONTAGNA E NEBBIE IN PIANURA,IN ATTESA DI FREDDO E NEVE


In questi giorni stiamo attraversando una fase di tempo zonale con un vp ben presente in atlantico ma in trasferimento verso il continente americano.Durante questo suo "viaggio" alla scoperta dell'america impedirà all'alta pressione azzorriana ogni elevazione,determinando così ancora una fase di tempo stabile con temperature ampiamente sopra le medie del periodo.
In particolare tra domani e lunedì un promontorio di alta pressione di origine africana prenderà il sopravvento sul mediterraneo,con obiettivo ultimo proprio le nostre regioni centrali del versante tirrenico.
L'arrivo di aria africana farà salire le temperature soprattutto in montagna dove lo zero termico schizzerà attorno ai 3000m mentre l'alto contenuto di umidità darà luogo a nebbie intensi e persistenti,nebbie che associate al fenomeno dell'inversione permetteranno temperature abbastanza basse nelle valli e in pianura.
Tali temperature potranno mascherare solo in parte la fase mite fuori stagione in quanto in quota le ore soleggiate prenderanno il sopravvento permettendo massime molto alte,decisamente più autunnali che invernali.
Il tempo si manterrà stabile fin verso giovedì con temperature sopramedia,nebbie diffuse e qualche pioviggine soprattutto lungo le coste tirreniche.

Da giovedì si avranno le prime avvisaglie di un cambiamento,un primo tentativo di affondo del vortice polare sulla costa est degli USA determinerà infatti una debole risposta azzorriana,l'elevazione però verrà subito respinta da una propaggine del vp presente tra groenlandia e scandinavia che devierà ad est l'alta pressione oceanica riabbassandola sui paralleli.

Tale primo tentativo fallito sarà comunque in grado di far affluire sull'italia aria molto fredda da est che interesserà in particolar modo il centro-nord con fenomeni nevosi però molto scarsi e concentrati lungo la costa adriatica,le temperature caleranno comunque su tutta la penisola anche di 10 gradi sotto freddi venti di tramontana.
La fase fredda sembra poter durare almeno fino al week end anche se lo spostamento verso est dell'alta pressione tenderà a chiudere il rubinetto del gelo gradualmente,portandoci nuovamente verso un tempo stabile anche se all'insegna di temperature al di sotto delle medie,soprattutto nei valori minimi.



Da lunedì 24 una nuova pulsazione azzorriana,forzata da una MJO in probabile fase 7, sembra poter determinare un'elevazione più energica in grado stavolta di far affluire un nucleo gelido fin sul mediterraneo,determinando un nuovo peggioramento a carattere freddo stavolta molto più incisivo.
Questa secondo irruzione sembrerebbe in grado di attivare anche una ciclogenesi mediterranea con fenomeni nevosi anche al piano al centro nord e versante tirrenico,in particolare nel periodo tra 24 e 26 gennaio.A seguire potrebbero aprirsi varie strade,da un piegamento ad est dell'alta pressione con gelo straordinario fin sulle nostre regioni ad uno spanciamento con colata fredda sui balcani,quella al momento che ci pare più probabile appare tuttavia una reiterazione del blocco atlantico con impulsi sempre più freddi a prevalente carattere artico più che continentale e con fenomeni nevosi a più riprese.Questa seconda fase dovrebbe presentarsi tra il 26 ed il 31 gennaio.
Infine spingendosi veramente oltre l'immaginabile si assiste a quella che appare una ripresa del vortice polare in stratosfera che potrebbe regalarci nei primi 15 giorni di febbraio un tempo mite zonale simile a quello di questi giorni in attesa che un nuovo poderoso riscaldamento sconvolga la parte finale della stagione!
Tuttavia i modelli mostrano serie difficoltà ad inquadrare la situazione già dal 20 gennaio,quelle descritte sopra sono quindi soltanto alcune delle ipotesi possibili,anche se al momento le più probabili,sarà necessario seguire tutti i prossimi aggiornamenti.

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