TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



lunedì 7 ottobre 2013

INVERNO 2013: INIZIO ESPLOSIVO?

Siamo entrati nella seconda settimana di Ottobre ed è tempo di fare le prime considerazioni su come potrebbe iniziare l'inverno 2013-2014. Purtroppo quest'anno chiunque si diletti nelle previsioni a lungo termine si trova di fronte ad un problema non da poco: lo SHUTDOWN in USA che sta determinando la chiusura di tutti i siti govenrativi,tra cui quelli del NOAA fondamentali per le reanalisi meteo. Le considerazioni che faremo in questo articolo si basano su dati e carte prelevate prima della chiusura di tali siti,e dunque andranno aggiornate non appena torneranno disponibili le nuove carte di reanalisi.
Avevamo annunciato l'utilizzo della distribuzione delle anomalie pluviometriche del mese di settembre sul continente europeo come predictor del mese di Dicembre,ma purtroppo al momento non possiamo recuperare tali anomalie,così come non sono recuperabili quelle relative alla disposizione delle anomalie di GPT dello stesso mese.
 Dovremo quindi affidarci a strumenti diversi,ma non per questo meno importanti o validi. Per prima cosa volevamo spendere due parole sull'indice QBO che terrorizza molti in quanto si trova in fase positiva,la quale viene spesso associata ad inverni caratterizzati da AO nettamente positiva e quindi caldi e miti.
Altro luogo comune è l'associazione tra QBO e fase del ciclo solare,secondo molti infatti quest'anno ci troveremmo con l'accoppiata QBO+/MINIMO SOLARE e ciò comporterebbe un vortice polare estremamente chiuso ed impenetrabile con freddo e neve relegati alle alte latitudini e miti alte pressioni alle basse latitudini,insomma un inverno di tipo pienamente zonale.
Riguardo alla QBO e al suo rapporto con il ciclo solare dobbiamo però ricordare che l'associazione deve essere fatta non con "minimo" o "massimo" ma con i valori di SOLAR FLUX i quali attualmente si trovano attorno a 110,dunque non propriamente un valore da minimo ma piuttosto un valore medio. Un'altra importante considerazione è la correlazione tra QBO positiva e fase della PDO. Se consideriamo infatti tale accoppiata ci accorgiamo che riguardo al mese di Dicembre le conseguenze sul continente europeo sono molto diverse.
Quando ci troviamo in fase QBO+/PDO- [Figura 1] ,come verosimilmente ci troveremo quest'anno, si nota una netta spinta del gelo RUSSO-SIBERIANO verso ovest con gran parte dell'europa sotto anomalie negative di temperatura. In particolare rispetto all'accoppiata QBO+/PDO+ [Figura 2] si nota una maggior propensione a fasi fredde su Francia e Spagna,il che lascia pensare ad un indice NAO maggiormente negativo.
Gli inverni caratterizzati da QBO positiva e PDO  negativa [Figura 3] mostrano un forte anticiclone aleutinico che consente ripetuti affondi sul continente nord americano e di conseguenza attiva la risalita dell'azzorriano in oceano atlantico,ciò sembrerebbe favorire anche un'anomalia positiva a sud est della groenlandia in grado di determinare discese fredde più occidentali sul continente europeo (radici azzorriane meno salde?).
Viceversa gli inverni caratterizzati da QBO positiva e PDO positiva [Figura 4] mostrano uno spostamento verso EST delle anomalie di alta pressione,con una depressione aleutinica ed un'alta pressione collocata sul continente americano con getto in uscita traslato verso est e probabilmente un anticiclone azzorriano maggiormente invadente verso l'europa occidentale. In questo caso quindi potrebbero essere favorite delle discese fredde molto orientali,con terget balcanico-adriatico e fasi fredde che riguarderebbero maggiormente l'Europa centro-orientale.
Si può pensare quindi che gli inverni in QBO+/PDO- come potrebbe essere questo 2013-2014 siano maggiormente inclini ad avere un indice NAO negativo piuttosto che quelli con QBO+/PDO+,di conseguenza potremmo aspettarci le principali fasi fredde sull'europa centro-occidentale,ciò tradotto in termini Italici significherebbe ancora una volta un inverno sottomedia termica e particolarmente nevoso al centro-nord e più mite al sud.
Come detto più volte molto importante è capire come trascorrerà il mese di Dicembre,in quanto durante questo mese le dinamiche del VPT e del VPS andranno poi a condizionare i 2/3 dell'inverno,ovvero i mesi di Gennaio e Febbraio,dunque senza una previsione molto accurata per il primo mese invernale si rischia di sbagliare completamente anche la tendenza per i mesi a seguire.
Come già detto in apertura la chiusura momentanea di alcuni siti rende molto difficile ad oggi buttare giù un'analisi approfondita,dunque ci affidiamo all'osservazione delle dinamiche del vortice polare durante il mese in corso per azzardare quello che "combinerà" verso fine Novembre. C'è giustamente una grande attenzione verso la progressione dello Snow-cover euroasiatico,il quale appare già nettamente sopramedia,tuttavia sappiamo come che l'aumento dell'estensione della copertura nevosa (SAI) è una conseguenza del comportamento del VP durante il mese di ottobre (segnalo l'immenso lavoro di EVEN e RICCARDO2 http://www.centrometeotoscana.it/forum/index.php?topic=7356.0). Siamo andati quindi a cercare le anomalie di GPT su scala emisferica in mesi di Ottobre che hanno preceduto mesi di Dicembre caratterizzati sia da AO che da NAO negative [Figura 5] (lavoro fatto per fortuna prima che il NOAA oscurasse il sito!). Si nota subito un asse di alta pressione che partendo dall'europa occidentale attraversa tutto il Polo Nord dislocando il vortice polare in due rami,di cui il principale va a posizionarsi sulla siberia. Se adesso osserviamo quanto ci mostrano i principali GM per il lungo termine (anomalie di GPT 216 ore ECMWF) notiamo una disposizione molto simile,con una vasta anomalie di alta pressione che taglia tutto il polo partendo proprio dalle coste spagnole e con il vp disposto con asse molto simile a quello assunto in mesi di Ottobre di anni con Dicembre in AO e NAO negativi.
Ovviamente quest'ultima considerazione si basa su carte a 200 ore di conseguenza va presa con le molle,anche se va detto che è una configurazione che appare già nel medio termine e  che viene ripsoposta da numerosi run.
Al momento dunque potremmo concludere che alla luce dell'accoppiata QBO/PDO,della disposizone delle anomalie previste per Ottobre e di altri indici,potremmo avere una fine di Novembre ed  un mese di Dicembre particolaremente freddo sull'Europa centro-occidentale grazie a NAO ed AO su valori negativi. Tale configurazione potrebbe ancora una volta premiare le regioni centro-settentrionali del nostro paese in termini di neve e freddo,mentre porrebbe ai margini il centro-sud.
Nelle prossime analisi ci auguriamo di poter introdurre nuovi elementi grazie alla riapertura dei siti governativi americani,oltre che di approfondire l'analisi con elementi riguardanti ENSO e SAI, ricordiamo ancora una volta che molto del ragionamento di cui sopra si basa sulle anomalie di GPT per il mese di Ottobre PREVISTE dai GM,se queste dovessero subire un ribaltone nelle prossime emissioni è naturale attendersi un ribaltamento anche nelle tendenze stagionali.




DALLA SECONDA PARTE DELLA SETTIMANA TORNA IL MALTEMPO: PRIMA NEVE A QUOTE BASSE?

Ottobre 2013 è iniziato con una fase di maltempo piuttosto intensa,la quale ha colpita principalmente il centro-sud con quantitativi di pioggia molto importanti e che nelle ultime ore si estesa anche al nord e versanti adriatici.
Questa fase di tempo perturbato tuttavia si è verificata non tanto per la ripresa dell'attività atlantica,quanto per una goccia fredda riuscita a penetrare un poderoso muro anticiclonico posizionato su gran parte d'Europa. Nonostante infatti la fase positiva ben affermata della QBO qualcosa non quadra.
 La QBO positiva dovrebbe favorire una circolazione di tipo zonale,associata ad esempio ad un'intensa stagione degli uragani atlantici,ed invece sono le alte pressioni a farla da padrone,in certi casi anche determinando poderosi blocchi alla circolazione zonale come nei prossimi giorni.
 E' logico attendersi dunque che se è l'alta pressione azzorriana a guidare i giochi, il clima sull'europa centrale sarà caratterizzato ora da fasi miti e stabili,ora da fasi perturbate e principalmente a carattere freddo poichè gli assalti perturbati proverranno dall'artico e non dal più mite atlantico.
Un'altra conseguenza di una forte alta pressione autunnale potrebbero essere fenomeni alluvionali locali,qual'ora un goccia fredda riuscisse ad insinuarsi nel campo di alta pressione potrebbe infatti trovare sbarrata la sua naturale strada verso est e rimanere stazionaria determinando piogge abbondanti per più giorni.
 Da metà settimana l'alta pressione delle Azzorre migrerà in pieno oceano,e da li si porrà a blocco della circolazione zonale erigendosi verso nord,ciò determinerà la prima discesa artica stagionale verso l'europa centrale. Una vasta goccia fredda si staccherà dal getto polare e muoverà verso le alpi,adagiandosi sulla Francia sud-orientale ed in parte sulle nostre regioni settentrionali.
Ovviamente come sempre in questi casi è difficile inquadrare l'esatto cammino del blocco freddo in quota,al momento pare però probabile un suo ingresso sul mar ligure con formazione di un minimo di bassa pressione tra giovedì e venerdì. Il tempo dunque dovrebbe peggiorare già giovedì nelle prime ore al centro nord e sulla fascia tirrenica,poi tra venerdì e sabato l'ingresso di aria più fredda potrebbe innescare un fronte temporalesco al centro-nord e toscana in rapido passaggio.
Al momento la goccia fredda è vista risalire verso Nord-ovest,apportando così nel week end i suoi massimi effetti sulla Francia e consentendo un miglioramento al centro,mentre il nord rimarrebbe interessato da un flusso occidentale in grado di determinare ancora piogge e nevicate.
Va detto che ECMWF stamani alleggerisce la quantità di freddo in ingresso rispetto ad alcuni run precedenti,ciò permetterebbe si di vedere la neve sulle alpi attorno ai 1500m (specialmente su Piemonte e Lombardia),ma scongiurerebbe una fase così nettamente sottomedia come si poteva pensare inizialmente. Tuttavia il calo delle temperature sarà netto anche in contrasto con il sopramedia che ha caratterizzato questo inzio di Ottobre,passeremo da 4-5 gradi sopra la media stagionale a 4-5 sotto,dunque un importante calo di una decina di gradi (avvertito soprattutto nelle temperature massime) ma comunque in linea con il periodo autunnale.
Il proseguio del mese è ad oggi di difficile interpretazione,anche se parrebbe continuare un flusso fresco da nord-ovest al centro nord,capace di portare cieli grigi e piogge intermittenti, ed uno più mite meridionale al centro sud con giornate più calde e soleggiate.

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