TENDENZE DICEMBRE 2013

TENDENZE DICEMBRE 2013
OTTOBRE 2013: TEMPERATURE NELLA MEDIA MA PRECIPITAZIONI ATTESE NETTAMENTE SOTTO LE MEDIE DEL PERIODO



mercoledì 28 novembre 2012

BREVE AGGIORNAMENTO: INTENSO MALTEMPO FINO A DOMENICA,POI GRAN NEVE ANCHE A QUOTE BASSE. GELO CONFERMATO DAL 20 DICEMBRE?

Questa mattina trovano conferme le ultime previsioni effettuate circa una fase di intenso maltempo in particolare lungo le coste tirreniche,la toscana e al nord est. La prima vera crisi stagionale del vortice polare ha infatti consentito un poderoso affondo freddo con direttrice molto occidentale il quale ha scavato un minimo di bassa pressione sul mediterraneo centrale.
La forte differenze di temperatura tra l'aria fredda nord atlantica e i miti venti di scirocco,unita al calore ancora posseduto dal mar tirreno, ha permesso e permetterà le genesi di pericolosissimi temporali autorigeneranti. Uno di questi temporali (che devono la loro pericolosità alla loro stazionarietà,presentando una durata di alcune ore sulle stesse zone anzichè i consueti 30-40 minuti di un normale temporale) ha colpito ieri pomeriggio anche Firenze,un altro invece ha interessato stanotte l'alta toscana.
Attualmente il minimo di bassa pressione si sta approfondendo assumendo le caratteristiche di un piccolo ciclone,e nelle prossime ore muoverà verso est puntando la toscana con nuove intense piogge,temporali molto forti e venti che,date le isobare molto strette del sistema,soffieranno impetuosi da sud-ovest. Ancora maltempo insomma,almeno fino a domani pomeriggio,altre 24-36 ore di piogge continue che dovranno mettere in allarme soprattutto l'alta toscana ed il nord est dove i quantitativi già caduti sono attorno ai 60-70mm e dove ne cadranno come minimo altrettanti. Il maltempo non allenterà la presa nemmeno nel week end quando però entrerà in gioco aria fredda in discesa dal polo.
 L'arrivo di correnti fredde permetterà la cessazione dei fenomeni temporaleschi più violenti e determinerà un attenuazione dei fenomeni che si faranno meno diffusi e più intermittenti. Tra sabato e lunedì in particolare l'aria fredda potrebbe aggirare le alpi da ovest e gettarsi nuovamente sul tirreno dove alcuni modelli intravedono la possibilità della formazione di un nuovo minimo di bassa pressione.
Un momentaneo cedimento del blocco in atlantico parrebbe tuttavia favorire una rapida evoluzione di questo nuovo peggioramento,in rapido spostamento verso est,l'aria fredda quindi potrebbe affluire più come venti di tramontana che di libeccio,scongiurando il pericolo di copiose nevicate anche al piano.
Nonostante vi sia ancora grandissima incertezza,ad oggi potremmo dire che nel week end (e più probabilmente tra domenica e lunedì) un rapido peggioramento a carattere invernale potrebbe portare la neve fino in pianura al nord,soprattutto nord-est ed emilia romagna,anche se si tratterebbe di precipitazioni piuttosto rapide.
Anche la toscana settentrionale potrebbe godere di neve a quote molto basse,fino nei fondovalle appenninici,e localmente qualche fiocco anche sulla piana,il tutto però probabilmente nella fase finale delle precipitazioni quando i venti da nord-est isoleranno i fenomeni in appennino.
 Anche la prossima settimana sembra poter essere caratterizzata da tempo instabile,ma al momento è difficile poter dire di più,non è ancora chiaro infatti se avremo un nuovo tentativo di elevazione azzorriano oppure una fase caratterizzata da una rapida successione di perturbazioni atlantiche piuttosto fredde. Sicuramente possiamo confermare l'ipotesi fatta tempo fa: prima parte di dicembre tutta dedicata alla neve copiosa su alpi e appennini che dovrebbero davvero fare il pieno.
Infine due parole sull'evoluzione futura,vi è molta incertezza sulle dinamiche tropo/stratosferiche,tuttavia le ipotesi di forte risalita dell'indice AO sembrano venire meno,con tale indice che potrebber addirittura rimanere negativo per gran parte del mese di dicembre. 
Il vortice polare in stratosfera dovrebbe come ipotizzato andare incontro ad una breve fase di riaccorpamento,ma completamente fuori sede con venti zonali ancora molto deboli.
 Continuiamo quindi ad ipotizzare un nuovo poderoso disturbo tra 15-20 dicembre con nuovo tentativo di split e fase gelida in europa. Oggi vorremmo anche azzardare che,nel caso tale dinamica si verificasse, un nuovo crollo dell'indice AO potrebbe favorire discese molto occidentali (verso GB e francia) che potrebbero mettere al limite degli eventi più estremi la nostra regione,mentre il centro sud potrebbe trovarsi sotto correnti miti da sud-est. 
Nel caso invece prevalga l'altra ipotesi,quella di una ripartenza più vivace del vortice polare,l'indice AO potrebbe non scendere su territori troppo negativi, favorendo un maggior coinvolgimento dell'intera penisola da parte di quella fase molto fredda europea che appare quasi inevitabile attorno al 20 dicembre!

sabato 24 novembre 2012

PIOGGE E TANTA NEVE IN ARRIVO,POI IL GELO NONOSTANTE IL NAM?

Le previsioni stagionali pubblicate il 22 settembre parlavano di una seconda parte del mese di novembre caratterizzata da un calo degli indici NAO e AO con piogge e neve in montagna in arrivo sulla nostra penisola e, a seguire, una possibile grande crisi del vortice polare con gelo e neve anche in pianura nel corso del mese di Dicembre.
 L'evoluzione sopraggiunta in stratosfera ha però reso necessario una messa in stabd-by di tali tendenze a causa di uno strat-cooling durante il quale il vortice polare si è chiuso su se stesso andando a sfondare la fatidica soglia di + 1,5 del NAM. Come già avevamo accennato un superamento di tale soglia positiva determina in circa 8 casi su 10 un lungo periodo di AO+ (una media di 45 giorni che può arrivare fino a 60!) con clima caratterizzato da alternanza di alta pressione,veloci e poco incisive perturbazioni e qualche refolo freddo da est sul mediterraneo.
Esistono chiaramente delle eccezioni,rappresentate dai restanti 2 casi su 10 in cui l'indice AO non risente del condizionamento stratosferico e anzi si comporta in modo opposto. Possiamo ormai affermare che questo novembre 2012 entra nel caso delle eccezioni,infatti nonostante un NAM ben positivo e giunto a sfiorare il valore di +2, il vortice polare in troposfera andrà incontro ad un poderoso split da qui a 5 giorni,con indice AO che precipiterà su valori negativi degni di anni molto particolari come il 2009 o il 2010.
 Non solo la troposfera farà di testa sua,ma anzi forzerà la mano propagando lo split fino alle quote più alte,anche alla soglia di riferimento dei 10hpa infatti avremo un vps bilobato,bilobazione che non appare risolversi in tempi brevi e che anzi verrà seguita da una forte delocalizzazione.
Il tutto si verificherà senza la partenza di un vero e proprio warming,anzi la bilobazione del vps avverrà in concomitanza ad un suo deciso raffreddamento,mossa quest'ultima che verosimilmente segnerà una crisi ancora più grave con ESE di tipo warm (ovvero sfondamento della soglia opposta del NAM,quella negativa posta a -3) che potrebbe assumere il carattere di MW di tipo split entro il mese di dicembre. Lo split troposferico in arrivo in questa settimana può quindi essere considerato una sorta di prova generale,o un primo assalto al vps,che verosimilmente fallirà ma che lo lascerà alle corde pronto ad andare KO al successivo forcing.
Sulla nostra penisola il segno del cambiamento sarà dato da un affondo molto occidentale,almeno nella sua prima fase,che attiverà intense correnti dal nord africa,in grado di portare nuovamente piogge molto intense, tanto che l'evoluzione andrà monitorata attentamente poichè potrebbero esserci nuovi rischi di fenomeni alluvionali.
Successivamente aria più fredda da nord-est seguirà il "solco barico" lasciato da questo primo affondo e affluirà sul mediterraneo attraverso la Francia,determinando la sostituzione delle miti correnti di scirocco con più freddi venti di libeccio,con piogge battenti al centro-nord e neve in calo repentino di quota,fino a sfiorare il piano al nord!
MARTEDI' 27 NOVEMBRE: martedì ci raggiungerà il primo vero peggioramento che come detto sarà accompagnato inizialmente da intensi venti di scirocco. Come già visto nelle precedenti perturbazioni di questo stampo, le piogge più intense si concentreranno su nord ovest e triveneto,con fenomeni molto forti anche tra liguria ed alta toscana,piogge più deboli interesseranno anche il centro sud tirrenico. Le temperature si manterranno su valori sopra la media del periodo,in particolare al sud dove splenderà il sole e le massime saliranno notevolmente.
MERCOLEDI' 28 NOVEMBRE: durante la giornata il minimo di bassa pressione dovrebbe spostarsi verso est, richiamando aria più fredda da nord est. In questo contesto dovrebbe approfondirsi un minimo di bassa pressione sul tirreno con l'attivazione di venti più occidentali e peggioramento del tempo in estensione a gran parte del paese. Anche il centro sud vedrà arrivare piogge molto intense,mentre il nord est sarà sempre interessato da fenomeni insistenti che potrebbero anche determinare situazioni di allarme. L'aria più fredda in arrivo consentirà l'abbassamento della quota neve che in serata si porterà attorno ai 1200 m soprattutto sulle dolomiti.
GIOVEDI' 29 NOVEMBRE: Ancora maltempo su gran parte del paese,con temperature in calo e neve in arrivo fino ai 600m sulle alpi e attorno agli 800m lungo la dorsale appenninica. Il maltempo dovrebbe concentrarsi soprattutto al nord-est,toscana e al centro sud in particolare lungo il versante tirrenico.
Nel fine settimana la situazione non parrebbe essere destinata a cambiare molto,proprio per questo si può ipotizzare che vi saranno rischi di fenomeni alluvionali,per l'insistenza delle piogge che in alcune zone potrebbero andare avanti dal martedì (soprattutto al nord est e centro sud lato tirrenico).
Le temperature caleranno costantemente portando tanta neve sulle alpi e sull'appennino come da previsione stagionale.
Vista la delicatezza della situazione appare molto difficile spingersi oltre,ma quello che si intravede ad oggi dai GM appare molto interessante. Questa prima fase di forte crisi del vortice polare infatti potrebbe risolversi con un  ingresso di aria molto fredda dalla valle del rodano per i primi di dicembre,aria fredda deviata dalla sua traiettoria occidentale da una temporanea ripresa del vortice polare ( e quindi un temporaneo rialzo dell'indice NAO). Se confermata tale evoluzione potremmo avere la prima neve in pianura,soprattutto al nord ed emilia romagna,ma anche la toscana potrebbe ricevere qualche gradita sorpresa! Dovremo tuttavia attendere numerosi run in quanto in queste condizioni sono possibili anche clamorosi ribaltamenti.
Infine chiudiamo l'analisi della situazione tropo/stratosferica e quindi delle previsioni a lungo termine. Il disturbo di cui abbiamo già parlato precedentemente provocherà una forte crisi del vortice polare su tutta la colonna,con annessa discesa dell'indice NAM anche su valori molto negativi (secondo le carte ECMWF di stamattina potremmo arrivare a sfiorare il -2). 
Tuttavia questo primo forcing,anche perchè non sostenuto da un warming, non riuscirà ad indurre un MW,d'altronde non siamo ancora abbastanza in là con l'andamento stagionale per poter ipotizzare un evento del genere. 
Il vps quindi tenderà a riaccorparsi raffreddandosi ulteriormente (normale raffreddamento che segue ogni forte disturbo), tale rinforzo però parrebbe avvenire con un vps completamente fuori dalla sua sede originaria,ciò comporterà probabilmenTe due conseguenze:
1) la prima già visibile nel lungo termine dei GM sarà la partenza di un warming aleutinico,con wave 1 in grande spolvero,la quale manterrà probabilmente il vps lontano dal polo nord e in una costante ellitticizzazione.
2) la seconda al momento soltanto ipotizzabile prevede una nuova potente attivazione della Wave 2 (atlantica) che, attorno al 10-15 dicembre, completerebbe l'opera splittando stavolta in modo definitivo il vps con NAM < -3 e conseguente ondata di gelo sull'europa centro-occidentale attorno al 15-20 dicembre.
La seconda ipotesi però potrebbe essere sostituita da un nuovo riaccorpamento del vortice polare,con nuovo cooling e nuovo aumento del NAM,il che potrebbe rimandare,se non annullare, il possibile MMW. In tal caso le potenzialità di questo inverno si ridurrebbero molto,ma questa ipotesi sembra perdere di quotazioni giorno dopo giorno,nonostante la logica del superamento del NAM la vorrebbe come la più probabile.
 E' inutile infine ricordare che proprio perchè ci troviamo in una situazione di eccezione alla regola può ancora accadere di tutto (o quasi),e per questo motivo invitiamo a non guardare i GM a 500hpa oltre le 200 ore ma a concentrarsi sull'osservazione della stratosfera dalla quel nei prossimi giorni giungeranno risposte fondamentali per il nostro inverno.

sabato 17 novembre 2012

CLIMA AUTUNNALE MA NON FREDDO,POI SFIDA TRA STRATOSFERA E TROPOSFERA?

Dopo le piogge alluvionali stiamo vivendo una fase anticiclonica che comporta minime basse anche se non freddissime e locali nebbie e foschie. Nelle ore più calde invece le temperature risultano nettamente sopra la norma,segno di un autunno che ancora non ha pienamente ingranato la marcia.
 All'orizzonte però si profila un nuovo cambio circolatorio, che come vedremo trova le sue basi non solo in troposfera ma anche un po' più in alto e che sarà il risultato di una lieve risalita dell'indice AO conseguente ad un aumento del NAM e di una lieve discesa di quello NAO,discesa stavolta determinata dal particolare assetto delle SSTA. La configurazione che verrà ad instaurarsi nei prossimi giorni potrebbe farci compagnia, seppure intervallata anche da rapidi e poco duraturi cambi, per quasi un mese,fino almeno alla fine della seconda decade di dicembre.
Sul mediterraneo infatti si alterneranno frequenti ondulazioni atlantiche,le quali spesso andranno in cut-off determinando forti peggioramenti al centro sud e sulle isole,soprattutto lungo i versanti tirrenici. Tale evoluzione sarà dovuta ai costanti tentativi di elevazione dell'anticiclone delle azzorre che,atratto dalla particolare disposizione delle anomalie delle acque superficiali atlantiche, tenderà spesso a puntare verso nord. In una situazione in cui la stratosfera non avesse forzato la mano,ci saremmo ritrovati quindi sotto frequenti scambi meridiani,che avrebbero portato forte maltempo e freddo precoce su gran parte del centro nord.
 Il vortice polare però è riuscito nel suo tentativo di condizionare la circolazione atmosferica in troposferica tramite uno strat-cooling che ha sfiorato (o superato di poco) la fatidica soglia di + 1,5 del NAM. Questo evento tenderà a condizionare il segno dell'indice AO nei prossimi giorni,anche se come vedremo la durata degli effetti non è assolutamente scontata a differenza del novembre/dicembre 2011.
L'azzorriano dunque non riuscirà almeno per il momento ad elevarsi troppo a nord e dovrà piegare la testa in questi primi tentativi sotto la spinta del vortice polare,il quale tuttavia (sempre a causa delle particolari SSTA) si troverà molto spostato ad est,in pieno atlantico.
Gli effetti di questo assetto circolatorio saranno appunto continui cavetti atlantici in entrata verso il mediterraneo,in una prima fase gli affondi saranno molto meridionali (nord africa) e questo favorirà il centro sud tirrenico in quanto a precipitazioni. In una seconda fase però le perturbazioni in arrivo da ovest tenderanno a coinvolgere maggiormente il centro nord,con aria leggermente più fredda,in questa fase (25 novembre-20 dicembre) le alpi potrebbero essere le grandi protagoniste,con copiose nevicate anche a quote non eccessive.
 Alle frequenti perturbazioni potrebbero alternarsi fasi di alta-pressione, tuttavia sempre molto brevi e che potrebbero evolvere a ponte con l'alta russa,un ponte comunque piuttosto basso di latitudine,in grado di far affluire aria più fredda da est sulla nostra penisola,senza però dare vita ad episodi particolarmente eclatanti.
Nei prossimi giorni i tempo si presenterà autunnale su gran parte del territorio nazionale, da domani pomeriggio (domenica) avremo un primo affondo piuttosto meridionale che determinerà un peggioramento del tempo soprattutto al centro-sud e lungo il versante tirrenico.
Lunedì i venti si disporranno maggiormente da nord est consentendo piogge abbondanti non solo al centro sud ma anche su gran parte del versante adriatico e del nord est,sulle restanti  regioni avremo cieli coperti con deboli precipitazioni,le temperature caleranno nei valori massimi ma rimanendo sempre al di sopra delle medie stagionali con la neve che faticherà a cadere anche sulle più alte cime appenniniche. Martedì avremo pochi cambiamenti con piogge che insisteranno al centro-sud e lungo il versante adriatico mentre qualche schiarita si farà spazio al centro nord,in particolare sui settori occidentali. Mercoledì e giovedì dovremmo invece assistere ad una temporanea ripresa dell'alta pressione che però già dalle prime ore di giovedì lascerà il posto ad un nuovo affondo atlantico,stavolta un po' più convinto, il quale porterà le prime piogge a partire da liguria e piemonte. Il prossimo week end infine potrebbe nuovamente trascorrere all'insegna del maltempo,stavolta con un coinvolgimento più deciso anche del centro nord,ma con temperature che,seppur in diminuzione a causa delle piogge, dovrebbero comunque rimanere su valori nettamente al di sopra delle medie, a causa delle correnti calde ed umide provenienti dal nord africa che interesseranno la nostra penisola.
Eccoci infine al momento di aggiornare le previsioni stagionali,premettiamo subito che l'aggiornamento di oggi sarà molto audace visti i segnali che abbiamo in questi giorni. Il superamento della soglia del NAM ( NAM > +1,5) e soprattutto i valori ancora più positivi che tale indice potrebbe raggiungere nei prossimi giorni, dovrebbero indurci a decretare un periodo piuttosto lungo (diciamo 45 giorni) di AO nettamente positiva,con mediterraneo ed europa centrale sotto il dominio anticiclonico dell'alta pressione. 
Negli inverni dal 1980 ad oggi si sono verificati 20 casi di strat-cooling con sfondamento della soglia di + 1,5 del NAM,in 15 casi abbiamo avuto almeno un mese e mezzo di AO fortemente positiva in troposfera, potremmo quindi dire che nel 75% dei casi vale la regola del NAM. Tuttavia questa statistica è falsata da un paio di eventi avuti negli anni recenti (uno in particolare nel 2009) in cui lo SC non ha dato effetti a causa delle particolarissime condizioni troposferiche (condizioni che non hanno niente a che vedere con le attuali),perciò la percentuale potrebbe salire anche al di sopra dell'80%.
 Nonostante questa forte correlazione che andrebbe certamente considerata come la forzante principale almeno fino a gennaio,ci piace pensare che la previsione circa un dicembre freddo e nevoso rimanga confermata. 
Questa scelta è sicuramente azzardatissima,e probabilmente potrebbe rivelarsi errata se nei prossimi giorni l'anomalia di geopotenziali scendesse lungo la colonna del vortice polare fino a determinare un AO molto positiva,situazione tutt'altro che improbabile. Tuttavia abbiamo una situazione particolare in troposfera,dovuta principalmente alle importanti anomalie positive in area RM le quali ostacoleranno il vortice polare troposferico. 
In stratosfera infatti (10hpa) il vortice polare tenderà a delocalizzarsi andando a posizionarsi proprio tra Canada e USA orientali,dove probabilmente si chiuderà ancora di più ( in questa fase il NAM potrebbe salire fino a sfiorare i +2). In troposfera però la situazione sarà molto diversa,il particolare assetto delle SSTA infatti consentirà lo stazionamento di anomalie positive di pressione (alta pressione) proprio dalla zona RM fin verso il polo,esattamente in quella posizione in cui si troverà il collega stratosferico. 
Il vortice polare ai piani bassi dunque si potrebbe trovare costretto a posizionarsi molto più ad est,tentando la conquista della siberia. Anche qui però troverà non poche difficoltà a causa dell'anticiclone siberiano nato in seguito ad un'ottima estensione dello snow-cover. Proprio questa differenza di "condizioni di salute" tra piani alti e piani bassi potrebbe innescare un possente warming  (nonostante le carte dei GM mostrino grandi disturbi azzorriani nel lungo,è probabile che il disturbo giusto avvenga molto più in la nel tempo, e che sia portato dall'anticiclone aleutinico) in grado di regalarci uno dei più precoci MMW degli ultimi tempi (nel caso non potrebbe quindi chiamarsi MMW visto che la M sta per "middle",ovvero indica che si tratta di un evento che avviene nella parte centrale della stagione) con sfondamento della soglia del NAM,stavolta però di quella negativa. 
Tutto ciò potrebbe portare quindi ad una prima parte di dicembre all'insegna di perturbazioni atlantiche per i motivi spiegati prima,mentre, approsimativamente dal 20 dicembre potrebbe iniziare una fase particolarmente fredda e nevosa,soprattutto al centro-nord. 
Tutta questa analisi rappresenta comunque l'ipotesi meno probabile al momento,diciamo che è un azzardo che ci sentiamo di fare,oltretutto si tratterà nel caso di un' "illusione" di breve durata visto che tra una decina di giorni potrà nel caso essere sostituita da una previsione quasi opposta. Uno strat-warming con sfondamento della soglia NAM ipotizzata tra il 15 e il 25 dicembre infatti dovrebbe mostrare i primi sintomi già verso il 25-30 novembre,si tratterà quindi di avere un po' di pazienza,non troppa in fondo!

sabato 3 novembre 2012

GRANDI PIOGGE AL NORD EST E TOSCANA,POI IL VORTICE POLARE PROVERA' A FORZARE LA MANO




Dopo le abbondanti piogge del 31 ottobre ecco che una nuova ed intensa perturbazione si appresta ad affacciarsi sul centro-nord della nostra penisola,portando con se ancora un notevole quantitativo di precipitazioni. Stavolta a differenza del peggioramento di fine mese però non si tratterà di aria fredda con ciclogenesi tirrenica,bensì di umidi e più miti venti sud occidentali attivati da un affondo del vortice polare che avrà luogo (come ormai di consueto) con asse sud ovest/nord est.
 L'aria in arrivo sul mediterraneo sarà quindi più mite ma anche molto umida,l'ideale per innescare stavolta frequenti temporali,temporali che invece sono mancati in molte zone nell'ultimo peggioramento, nonostante le previsioni, proprio a causa dell'aria molto fredda in quota.
 Il prossimo peggioramento ci accompagnerà così almeno fino a mercoledì sera quando, anche se la situazione non è ancora così chiara, potremmo sperimentare una breve rimonta alto-pressoria capace di scacciare le piogge ma anche responsabile delle prime consistenti nebbie al centro-nord.
 Il peggioramento di domani interesserà per prime le regioni nord occidentali,con piemonte e liguria che saranno già alle prese con le prime piogge nelle prossime ore, così come l'alta toscana dove i rovesci potranno essere anche particolarmente intensi. Nella notte tra oggi e domani poi le piogge più importanti si estenderanno anche alla toscana centro-meridionale, al resto del nord e su gran parte della fascia tirrenica. I venti rinforzeranno dai quadranti sud-occidentali mentre le temperature si manterranno sui valori tipici di inizio novembre o leggermente al di sopra, con quota neve che salirà al di sopra dei 2000-2200 metri sulle alpi occidentali. Nella giornata di domenica il maltempo si intensificherà sul nord toscana e al nord est,dove in particolare le precipitazioni potrebbero soprattutto dalla serata diventare particolarmente intense ed insistenti. Mentre i temporali e i rovesci più forti colpiranno il friuli e il veneto, le piogge interesseranno anche il centro-sud tirrenico con forti temporali anche lungo le coste di campania e lazio. Nella notte tra domenica e lunedì il clou delle precipitazioni si concentreranno su nord toscana e nord est,dove è possibile che alcuni corsi d'acqua possano raggiungere livelli di attenzione,anche in virtù del fatto che la quota neve rimarrà piuttosto alta (quasi sempre sopra ai 2000m).
Nella giornata di lunedì ed in particolare dal pomeriggio i fenomeni si attenueranno concedendo soprattutto al centro nord una tregua mentre le piogge si localizzeranno al centro sud. Martedì e mercoledì si attiveranno venti più freschi e asciutti da nord est i quali riporteranno il bel tempo al nord ovest e lungo la costa tirrenica mentre al nord est e lungo la costa adriatica prevarrà una variabilità generale che porterà ancora brevi piogge o rovesci,soprattutto al centro-sud e soprattutto nelle zone interne.
Come detto da mercoledì sera il mediterraneo potrebbe vedere la rimonta di un promontorio di alta pressione africana,in grado di deviare le perturbazioni atlantiche e di assicurare almeno per 48 ore il bel tempo sull'Italia.
Bel tempo che però si limiterà al centro sud,visto che al nord e toscana l'alta pressione e la grande umidità per le piogge appena trascorse attiveranno le prime importanti nebbie,le quali contribuiranno a tenere basse le temperature massime.
Regna ancora molta incertezza sull'evoluzione che potrà caratterizzare il prossimo week end,anche se la linea di tendenza più seguita dai principali modelli è quella di una nuova elevazione azzorriana con affondo del vortice polare stavolta molto ad ovest,in pieno oceano. Il risultato sarebbe l'attivazione di correnti meridionali con venti di scirocco pronti a portare copiose precipitazioni soprattutto al nord ovest e temperature in netta risalita,soprattutto al centro-sud.
Aggiorniamo infine anche le previsioni stagionali confermando quanto detto ultimamamente circa la grande forma del vortice polare stratosferico. 
Non c'è ancora certezza sul lungo termine,ma parrebbe che i principali modelli avessero virato verso una prima vera accelerata del vortice polare troposferico almeno fino a metà mese. 
Il tutto mentre come detto ai piani più alti è in corso ormai dalla seconda metà di ottobre uno strat-cooling, con vortice polare stratosferico bello chiuso e temperature nettamente sotto la media stagionale. Non è da escludere quindi che un ulteriore cooling tra i 2 e i 10hpa previsto nei prossimi giorni,qualora non dovesse trovare ostacoli in troposfera, possa forzare l'indice NAM.
Al momento è ancora presto pensare ad un superamento della soglia positiva di +1,5, ma riteniamo che vi si possa andare molto vicini attorno a metà mese,con un indice AO che potrebbe risalire e mantenersi positivo per gran parte del mese. 
Sarà quindi necessario tenere sempre d'occhio il profilo del NAM e le carte della stratosfera,poichè oramai è nota l'importanza che le sorti del vortice polare stratosferico durante questo periodo dell'anno,possano poi avere sulla stagione invernale.

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